Cucina
Lasagne con coste e erbette
3 cespi di coste,1 mazzo di crescione1 mazzo di borraggine1 mazzo di erbettegr 800 di mozzarella disidratata (mozzarella per pizza)gr 750 di ricottagr 500 di grana gratuggiato2/3 porri1 uovosale,poco coriandolonoce moscatapasta per lasagne
Questa lasagna è più leggera della classica e di una bontà infinita. La costa è una verdura versatile, dal sapore delicato che ben si appresta a ricette leggere e saporite.
Prima di iniziare un’avvertenza. La ricotta deve essere ricotta. Quando la acquistate badate bene che non ci siano creme di latte aggiunte o altri grassi. Forse non tutti sanno che la ricotta è sempre stata l’ultima lavorazione del latte, meglio ancora del siero del latte, il suo contenuto di grassi è pari a zero. Per intenderci, è più leggera del latte scremato.Qualcuno sostiene che la ricotta, proprio per queste sue caratteristiche, non sia nemmeno un formaggio ma esclusivamente un latticino.Questo a me poco importa, importante è che la ricotta è straordinaria, è leggera, adatta a tutti.Quello che le aziende ci propinano al supermercato è un’altra cosa, infatti alla ricotta aggiungono grassi per renderla più gustosa poi, hanno creato la ricotta “light”, che costa di più ma che è una ricotta “senza grassi”, cioè una ricotta normale.Questa è una presa in giro bella e buona. Ovviamente non mi piace essere preso in giro.Quando andate al supermercato fate un confronto.
Mondiamo, laviamo ed affettiamo le coste, poi erbette, borragine, crescione ed i porri.Tagliamo e affettiamo il gambo bianco delle coste e teniamolo da parte.Fate saltare in un poco d’olio i porri ben affettati.
Ora potete usare due procedimenti:1. fate bollire acqua salata e date una scotatta a erbette, borragine, crescione oppure2. fate saltare le verdure insieme al porri, dopo che questi ultimi saranno dorati.
la seconda soluzione è senz’altro più saporita.Qualunque metodo adottiate, fate sempre cuocere prima i gambi delle coste, dopo qualche minuto aggiungete le foglie delle coste e le altre verdure.E’ importante perché i gambi delle coste sono più duri e hanno bisogno di ammorbidirsi bastano 5 minuti e verificate sempre la loro morbidezza. Le foglie impiegano davvero poco, noterete subito il cambio di colore e consistenza. Ricordiamoci che poi ci sarà la cottura a forno, quindi non esageriamo tenendo troppo sul fuoco le verdure.
Bene, le verdure sono cotte. Se le abbiamo bollite scoliamole e mettiamole da parte.Se abbiamo optato per farle saltare, spegniamo il fuoco e togliamo la pentola dal fornello.
Ora ci dedichiamo alla crema.poniamo le ricotte in una terrina con un uovo, gran parte del grana gratuggiato.Se abbiamo bollito le verdure uniamo anche l’acqua di cottura, quanto basta per avere una crema piuttosto liquida.Se abbiamo scelto la seconda via, aggiungiamo latte o acqua calda.Spolveriamo con noce moscata, sale e coriandoloMisceliamo bene.Aggiungendo l’acqua o il brodo o il latte caldo, salirà un meraviglioso profumo.
Fatto questo uniamo crema e verdure mescolando bene.Disponiamo la pasta in una teglia capiente dopo averla unta con un poco d’olio.Con un mestolo copriamo con il composto crema e verdure, aggiungiamo la mozzarella a cubetti e procediamo così per tutti gli strati. Spolveriamo l’ultimo strato con il rana rimasto.
Inforniamo per almeno 40 minuti/1ora a 180°. Controlliamo la cottura.
Se preparate la lasagna 1 giorno prima di consumarla sarà ancora più buona.Buon appetito!
Lasagne lenticchie e catalogna
Sana, quasi leggera, diversa, facile e buona è questa lasagna che forse mi sono inventato.
gr 500 di lenticchie secchegr 1200 di mozzarella disidratata4 bei cespi di catalognagr 750 di salsiccia1 o 2 peperoncini piccantisedanocarotacipollaoliograna o parmigiano grattugiati q.b.
Sciacquiamo le lenticchie sotto l’acqua corrente, in una pentola capiente scaldiamo l’olio, mettiamo le lenticchie e facciamole saltare qualche minuto girando bene di tanto in tanto.Laviamo e mondiamo lo scalogno, sminuzziamolo e uniamolo alle lenticchie, facciamolo saltare un poco e poi aggiungiamo l’acqua, portando le lenticchie a cottura ottimale, aggiustando di sale.
Prendiamo la salsiccia, togliamola dalla pelle e sgraniamola, facciamola saltare con il sedano, la carota, la cipolla ed il peperoncino poi frulliamola.Per una ricetta vegetariana e più leggera possiamo non mettere la salsiccia ma adoperare gli ingredienti per il soffritto con le lenticchie.
Ora frulliamo le lenticchie e la catalogna che nel frattempo si saranno intiepidite, uniamo i due composti badando che ci sia sufficiente acqua. Un composto troppo secco non va bene perché sarà secca anche la lasagna. Dobbiamo ancora cuocere al forno.
Disponiamo su di una teglia unta la pasta all’uovo delle lasagne, con un mestolo copriamo la superficie con il composto e aggiungiamo la mozzarella precedentemente tagliata a dadini.Continuiamo con gli strati fino a completamento della teglia.Cospargiamo l’ultimo strato con il composto, la mozzarella e un poco di grana grattugiato.Inforniamo per circa 40 minuti a 180 gradi nel forno già caldo.
Io ho preparato due lasagne, una con e l’altra senza salsiccia.
Una variante a questa l'avevo preparata con lenticchie e cotechino al posto della salsiccia, farcendo però i cannelloni. Inutile dire che con il cotechino il risultato è a dir poco miracoloso. Lo so, diventa una portata molto più grassa ma ne vale la pena!
Musica per la preparazione: https://youtu.be/d1M6mgif8U8
Pasta con la bottarga
Se la perfezione mista alla semplicità esiste, è in questo piatto.
mezza bottarga
250 gr di pasta
1 spicchio d'aglio
olio quanto basta
La bottarga non è altro che uova di pesce salate ed essiccate, come da significato del suo nome. Qualcuno ora storcerà il naso. Io dico raddrizza il naso perché nelle cose che si mangiano tutti i giorni c'è di peggio e non lo sai.
Le cose semplici sono sempre le migliori e i pescatori la sapevano lunga...
Io come da tradizione delle mie origini, uso bottarga di muggine. Usate la bottarga che preferite, anche quella di tonno è buona.
Mettiamo sul fuoco l'acqua della pasta.
Prendiamo la bottarga, liberiamola dalla sua pellicola e sbricioliamola con le dita in una capiente terrina.
Sminuzziamo finemente uno spicchio d'aglio e uniamolo alla bottarga poi, irroriamo con olio extra vergine di oliva.
A questo punto giriamo energicamente gli ingredienti con un mestolo di legno.
Sentirete sprigionarsi un profumo potente e invitante. Continuiamo a girare facendo in modo che il composto si attacchi alle pareti della terrina.
Intanto abbiamo buttato la pasta che è già cotta. Scoliamola, mettiamola nella terrina e giriamo bene.
Il sapore di questa pasta è semplicemente divino!
Musica per cucinare
https://youtu.be/oMYB0fE-h0A
https://youtu.be/z-m3V1cwnPY
Torta di Canederli
400 gr di pane raffermo3/4 di litro di latte200 gr di speck200 r di fontina1 cipolla1 uovoparmigiano q.b.oliopepe
I canederli o Knedl, sono delle polpette di pane farcito tipici del trentino da cuocere in un brodo leggero, vegetale o di dado. Sono estremamente gustosi.La difficoltà di questa ricetta sta nell'ottenere la giusta consistenza del pane.In questo caso, io non l'ho ottenuta e ho quindi optato per uno sformato che, comunque, mi è piaciuto.Devo la conoscenza di questa ricetta alla cara Ida, signora di Sappada, che me l'ha insegnata diverso tempo fa e approfitto di questo post per ringraziarla.
iniziamo con il prendere il pane raffermo. Tagliamolo a quadretti piuttosto piccoli e bagnamolo nel latte.Mentre il pane riposa tagliamo lo speck e rosoliamolo assieme alla cipolla debitamente sminuzzata.Infine tagliamo a quadretti anche la fontina.Quando lo speck sarà ben rosolato lo uniamo al pane assieme alla fontina e all'uovo che avrò appena sbattuto. Incorporiamo un cucchiaio di farina, cospargiamo con abbondante pepe e misceliamo il tutto.Se la consistenza dovesse essere troppo molle uniamo del pan grattato.
A questo punto, secondo la ricetta originale, devo creare tutte le palline da cuocere nel brodo.
La mia pasta era tropo molle quindi ho unto una teglia, l'ho riempita con l'impasto e in cima o spolverato con parmigiano grattugiato.Ho infornato a 180 per 20/30 minuti.Lasciate riposare un poco prima di consumare lo sformato.Accompagnate con un buon rosso e buon appetito.
Musica per cucinare:
mezza bottarga
250 gr di pasta
1 spicchio d'aglio
olio quanto basta
La bottarga non è altro che uova di pesce salate ed essiccate, come da significato del suo nome. Qualcuno ora storcerà il naso. Io dico raddrizza il naso perché nelle cose che si mangiano tutti i giorni c'è di peggio e non lo sai.
Le cose semplici sono sempre le migliori e i pescatori la sapevano lunga...
Io come da tradizione delle mie origini, uso bottarga di muggine. Usate la bottarga che preferite, anche quella di tonno è buona.
Mettiamo sul fuoco l'acqua della pasta.
Prendiamo la bottarga, liberiamola dalla sua pellicola e sbricioliamola con le dita in una capiente terrina.
Sminuzziamo finemente uno spicchio d'aglio e uniamolo alla bottarga poi, irroriamo con olio extra vergine di oliva.
A questo punto giriamo energicamente gli ingredienti con un mestolo di legno.
Sentirete sprigionarsi un profumo potente e invitante. Continuiamo a girare facendo in modo che il composto si attacchi alle pareti della terrina.
Intanto abbiamo buttato la pasta che è già cotta. Scoliamola, mettiamola nella terrina e giriamo bene.
Il sapore di questa pasta è semplicemente divino!
Musica per cucinare
https://youtu.be/oMYB0fE-h0A
https://youtu.be/z-m3V1cwnPY
Pasta con crema di ricotta e limone
200gr di spaghetti
100 gr di ricotta
la buccia di un limone
3/4 foglie di basilico
olio
sale
pepe
parmigiano grattugiato
100 gr di ricotta
la buccia di un limone
3/4 foglie di basilico
olio
sale
pepe
parmigiano grattugiato
Piatto semplice e sfizioso per chi ha poco tempo ma non rinuncia al gusto.Mettete a bollire l'acqua della pasta.prendete la ricotta e grattugiate la buccia di limone.aggiungete un filo d'olio ed il basilico tritato a punta di coltello, quindi il sale e il pepe.Potete aggiungere ora il grana oppure sul piatto.
Intanto avrete messo la pasta a lessare, con giusta dose di sale.Al composto aggiungete un poco di acqua di cottura e amalgamate bene il tutto, fino a quando otterrete una crema corposa.Scolate la pasta e condite con la crema.buon appetito!
Intanto avrete messo la pasta a lessare, con giusta dose di sale.Al composto aggiungete un poco di acqua di cottura e amalgamate bene il tutto, fino a quando otterrete una crema corposa.Scolate la pasta e condite con la crema.buon appetito!
Musica per cucinare
Nessuno mai ne parla, forse perché è fin troppo semplice da non meritare attenzione, forse perché siamo talmente abituati a conoscerlo che lo diamo per scontato
Spesso considerato un piatto da malati, insieme al riso in bianco, la pasta al burro è uno dei piatti più semplici e buoni che esistano ed uno dei più sottovalutati.
Quando rientriamo a casa stanchi e non abbiamo le forze fisiche e mentali per fare qualunque cosa, cosa facciamo? Prendiamo il nostro smartphone e andiamo su qualche sito a leggere di qualche ricetta elaborata che niente ha a che vedere con la vera cucina italiana oppure facciamo tesoro di ciò che ci ha insegnato mamma?
Per me la pasta al burro è un ritorno all’infanzia. Quando mamma mi preparava la pasta al burro ero felice come quando mi dava della cioccolata. L’ho sempre amata e sempre l’amerò.
Non parlare di qualcosa significa dimenticarla e, dato che non possiamo dimenticare le cose belle della nostra vita, io non dimentico questa pietanza che con il suo sapore semplice e unico che mi ha accompagnato sempre.
gr 250 di pasta
burro a piacere
grana o parmigiano grattugiato a piacere
La pasta al burro non guarda in faccia a niente, la pasta può essere lunga o corta. Non esiste un formato migliore. Potete usare anche la pasta all’uovo se vi piace. Io preferisco la pasta normale perché quella all’uovo è troppo pesante e impegnativa nel gusto.
C’è chi non ama il burro e usa l’olio di oliva (meglio extravergine), va bene anche quello.
Prendiamo la pasta e lessiamola in acqua salata.
Mentre l’acqua della pasta scalda, mettiamo il burro nei piatti per farlo ammorbidire temperatura ambiente.
Decidete voi la quantità. Io normalmente abbondo un po’, anche se non dovrei ma poi devo far assorbire tutto quel burro, quindi uso anche un poco di più di grana creando un escalation di sapori. Certo non bisogna esagerare!
Quando la pasta sarà al dente, scoliamola e impiattiamo. Giriamo bene la pasta in modo da far sciogliere il burro e in modo che la pasta sia tutta unta.
A questo punto spolveriamo la pasta con il grana o il parmigiano grattugiato e giriamo nuovamente.
La nostra pasta è pronta.
Potete usare lo stesso procedimento con il riso, al posto della pasta. Il risultato è straordinario.
Musica per cucinare:
https://youtu.be/KnPL5OXSBNE
https://youtu.be/HZPS9tziEbs
Torta dolce di carote
200 gr di farina
200 gr di carote
100 gr di zucchero
2 uova
1 cucchiaio di olio (5 gr)
1 bustina di lievito
Facile, facile, facile. Buona, buona, buona.
Laviamo e peliamo le carote poi sminuzziamole.
A parte versiamo a fontana la farina.
Rompiamo le uova separando i tuorli dagli albumi. Questi ultimi li montiamo a neve fermissima.
Uniamo alla farina i tuorli, l’olio, un poco di acqua tiepida se necessario, le carote, gli albumi montati, lo zucchero ed il lievito.
Impastiamo bene tutto il composto.
Poniamo in una teglia unta ed inforniamo ad i consueti 180 gradi per 30/40 minuti.
I segreti per una Cucina Divina
Quali sono i segreti per cucinare bene?
Una domanda questa che, per chi non ha l’attitudine, può riusonare nella mente.
Farei un passo indietro e mi porrei la domanda: “Che cosa è la cucina?”
La cucina svolge una funzione fondamentale, primordiale, soddisfa uno dei bisogni primari dell’uomo: il bisogno di nutrirsi.
Nel corso dell’evoluzione, da quando si andava a caccia e raccoglievano i frutti che la terra offriva spontaneamente, sono cambiate molte cose ed ha assunto molteplici, intrinseci significati.
La cucina è il preparare le pietanze ed il consumare il cibo insieme.
Quindi la cucina è aggregazione, è felicità. La cucina è stare insieme e condividere un momento molto importante della nostra vita, presente e passata.
In epoche antiche, alle divinità, è stato sempre offerto cibo, sotto forma di sacrifici umani e di animali, di doni della terra, come frutta, cereali e ortaggi.
Ancora oggi nei riti religiosi viene offerto cibo: il vino e il pane, che simboleggiano il sangue e la carne nelle culture cristiane.
In relazione al cibo abbiamo poi i digiuni, che hanno lo scopo di purificare il corpo e l’anima, abitudini alimentari durante i riti funebri.
Ancora abbiamo cibi proibiti, cibi leciti, modalità di consumo dei cibi, alcuni cibi come latticini e carne, non possono essere consumati insieme nell’ebraismo.
Abbiamo modalità di uccisione degli animali che, in particolar modo, tendono ad eliminare il sangue durante l’uccisione e a non cibarsene, perché il sangue è il simbolo della vita.
In tutte le religioni del mondo il cibo è un dono di dio.
Questi brevi esempi servono a farci capire quanto il cibo sia importante e quanto sia importante cucinare. Quando cuciniamo non stiamo solo “facendo qualcosa”; stiamo eseguendo un rito che ha radici profonde nella cultura di tutti i popoli del mondo.
Poche sono le cose che contano davvero per la vita di un essere vivente. Se sfami un animale te ne sarà riconoscente, così sfamare una persona. In questo, cucinare è una forma d’amore. Quando cuciniamo ci preoccupiamo di sfamare noi stessi ed il nostro prossimo. E’ un atto di altruismo.
Un infante che deve la sua esistenza alla dipendenza dalla madre, in lei, vede elementi fondamentali alla sua sopravvivenza: cibo, calore, protezione.
La madre che sfama l’infante offre una forma d’amore molto profonda, legata alla sussistenza della vita.
Offrire cibo significa sostanzialmente offrire Vita. Che è quello che avviene durante i riti religiosi.
Quindi quando cuciniamo, di riflesso ci stiamo preoccupando della vita del prossimo e di noi stessi.
Stiamo amando.
Cucinare è amare.
Questo è il fondamento, il comandamento principale.
Se amare è importante allora lo è anche cucinare. Ora siamo consapevoli di ciò che stiamo facendo, stiamo compiendo un antico rito di vita e amore, quindi cuciniamo con gioia. L’attitudine mentale influenza tutto ciò che intraprendiamo nella nostra vita. Cuciniamo con gioia.
Se proprio in quel momento non abbiamo gioia da trasmettere o ci sentiamo abbacchiati, svogliati o chissà cos’altro. Se i sentimenti e le emozioni non scaturiscono dall’interno allora possiamo influenzare noi stessi, farli giungere dall’esterno.
Come influenzo il mio umore, come suscito in me emozioni positive?
Posso meditare o praticare yoga, si. Funziona. Se mi ci applico. Sarò tuttavia un po’ più pratico e meno filosofico ora. Come? Suggerendovi un metodo che io adotto e che è piscevole per tutti.
Ascoltiamo musica.
Mentre cuciniamo mettiamo canzoni che ci piacciono, che ci suscitano bei ricordi, che ci fanno stare bene. Quando stiamo bene tutto è più facile. Le cose che ci sembravano lunghe, pesanti, irraggiungibili d’un tratto sono facili. Avere un’attitudine positiva, proattiva rende ogni cosa migliore, rende noi migliori. La musica ci rende migliori. Lasciamo che la musica prenda possesso di noi. Lasciamo che la musica ci influenzi. Trasmetteremo e nostre emozioni in quel che facciamo.
Rispettiamo il cibo.
Qualunque piatto prepariamo dobbiamo avere piena coscienza di quel che stiamo preparando. Un prosciutto non è solo prosciutto. E’ un dono. E’ un essere vivente che ci ha donato la cosa più importante per sfamarci: la sua vita. Così le piante ci donano i loro i frutti.
La Madre Terra è in tutti gli ingredienti che abbiamo davanti. E’ in noi. Rendiamo grazie alla Madre Terra perché noi siamo in Lei e un giorno saremo cibo noi stessi.
Rispettiamo il cibo. Il cibo non è una cosa come un cellulare. Il cibo è vivo, dobbiamo conoscerlo. Leggiamo, capiamo cosa è, come nasce, come viene lavorato. Scopriremo cose straordinarie.
Cuciniamo cibi di stagione.
I cibi di stagione sono più buoni. Scegliamo i piatti da preparare in base ad ingredienti adatti ad essere consumati in quel dato momento. Ciò non è riferito esclusivamente alla frutta ed alla verdura ma anche ai pesci ed ai molluschi. Il cibo di stagione costa meno. Abbiamo quindi un duplice vantaggio:
più buono e meno costoso.
In rete ci sono migliaia di tabelle che ci aiutano a scegliere il cibo di stagione. Basta che scriviamo “pesce di stagione”, “frutta di stagione”, “verdura di di stagione” e ci compariranno tutti i risultati necessari. Oppure se abbiamo una nonna, chiediamo a lei. Io quando vado al mercato, parlo con le signore anziane, hanno sempre qualcosa da insegnarmi. Siano benedette!
Scegliamo il cibo locale.
Questo favorisce le economie di piccole zone.
Scegliamo cibo di qualità, da colture ed allevamenti sostenibili. Mangiamo meno ma meglio, c’è più gusto. Ogni terra offre cibi unici e squisiti. Dobbiamo favorire ogni singolo ecosistema ed ogni economia locale per avere la massima qualità di quel che mangiamo.
Non fidiamoci di chi vi vende gli alimenti, spesso ci racconterà qualunque cosa per il proprio interesse. Verifichiamo ciò che vi viene detto e soprattutto arriviamo preparati.
Fare la spesa è una scelta etica e politica. Se diamo il nostro denaro a chi gonfia gli animali con metodi artificiali, stiamo dicendo “Continua a gonfiare gli animali, mi piace!”
Poi non dobbiamo sorprenderci della crescente mortalità dovuta a cancri, lo stiamo scegliendo noi.
Siamo esigenti, è il nostro cibo. Nessuno berrebbe un bicchiere di veleno eppure ogni giorno ne ingeriamo un po’.
Avere prodotti naturali e genuini è alla base di una Cucina Divina.
Adesso che conosciamo i nostri cibi, che li scegliamo di ottima qualità, che sappiamo mediare il prezzo, che sappiamo l’importanza di ciò che stiamo facendo, dobbiamo affinare la tecnica.
Dobbiamo imparare a tagliare la carne, a pulire il pesce, a mondare le verdure.
Non è necessario frequentare un corso di cucina, basta andare su Youtube e cercare.
Un cibo trattato nel giusto modo ci ricompenserà mille volte di più.
Ad esempio una foglia di basilico non si strofina per pulirla, la si bagna dolcemente sotto l’acqua corrente. Una foglia di menta invece sprigiona il mentolo pestata nel ghiaccio.
Cuocere i cibi lentamente favorisce una consistenza tenera ma la perdita di vitamine, quella al vapore al contrario preserva le sostanze nutritive, l’acqua infatti penetra nell’alimento. La perdita di acqua dall’alimento significa perdita di questi elementi. E’ preferibile quindi cuocere le verdure al vapore piuttosto che bollirle, a meno che non debba usare il brodo ovviamente.
Insomma ci sono molte tecniche per rendere una cucina una buona cucina, molti elementi da considerare tra cui la pratica.
Come tutte le facoltà, anche la cucina necessita di pratica per evolversi in noi. Che siamo portati o no per cucinare possiamo apprendere e migliorare, questo è innegabile.
Col tempo, la pratica ed una sana attitudine, possiamo diventare bravi cuochi, dare gioia agli altri e gioire di noi stessi.
Partiamo da questo principio di condivisione, di gioia e amore.
E’ lo spirito che dà forma a quella che, nel tempo, è divenuta un’arte che accomuna le persone di tutto il mondo.
Un principio divino, che ci rende divini e rende la nostra cucina divina.
Torta di formaggi
Può capitare di avere a casa dei formaggi che avanzano. la soluzione più rapida è gettarli ma è anche la soluzione meno preferibile.
Con le croste del grana o del pecorino si può preparare un saporitissimo risotto.
Ho scelto tuttavia di preparare una torta assai gustosa usando tutti i pezzetti di formaggio che si apprestavano ad andare nel dimenticatoio.
gr 500 farina
2 uova
lievito
sale
pepe
1 scamorza fresca gr 250
Croste di grana
croste di pecorino
Provolone
Pecorino stagionato
Grattate le croste dei formaggi con un coltello e pulitele, ponete sul fuoco dell’acqua e fatela bollire poi mettete le croste dei formaggi e fatele ammorbidire per una decina di minuti circa.
Intanto riducete a dadini tutti gli altri formaggi.
Quando le croste saranno morbide tiratele fuori dall’acqua (senza gettarla) e affettatele.
Preparate un impasto con 500gr di farina. A parte sbattete le uova e unitele alla farina, assieme ad un po’ di pepe, sale e al lievito ed impastate. Usate l’acqua di cottura ancora calda delle croste per bagnare l’impasto.
Quando avrà raggiunto una buona consistenza copritelo con un canovaccio e fatelo riposare per almeno un’ora (meglio due).
L’impasto dovrebbe aver raddoppiato il suo volume, unite i formaggi e le croste e impastate un altro poco poi lasciate riposare ancora un’ora.
Infornate per circa 40 minuti a 180°.
Potete mettere nel forno una vaschetta contenente acqua.
L’impasto dovrà esser estremamente morbido.
Servite calda e assaporatela con salumi oppure verudure. Vedrete che gli avanzi di formaggio hanno assunto una forma estremamente appetitosa!
Torta nutellosa
Prendete il dietologo, chi vi dice che avete qualche chilo da perdere, i vostri propositi di dieta, il vostro bisogno di affetto e metteteli intorno ad un tavolo perché con questa ricetta li annienterete definitivamente. Il vostro amor proprio crescerà a dismisura e vi sentirete soddisfatte di voi stesse.
Questa torta ha poteri miracolosi. Pronte? Rimbocchiamoci le maniche!
gr 100 farina normale
gr 100 farina di avena
gr 100 cioccolato fondente
gr 30/40 burro
1 bicchiere di latte
gr 40 zucchero
gr 40 zucchero di canna
gr 20 cacao amaro
1 bicchiere e mezzo di panna (da montare)
gr 100 nocciole tritate
2 uova
1 bustina di lievito
gr 100 cioccolato bianco
gr 250 di nutella
gr 500 mascarpone
1 bichiere e mezzo di panna (da montare)
Facciamo sciogliere il burro a bagnomaria o a fiamma estremamente bassa.
Uniamo il cioccolato fondente e gradualmente il latte mentre scioglie.
La consistenza finale dovrà essere cremosa. Giriamo spesso altrimenti si attacca.
Disponiamo le farine in un recipiente, se preferiamo le possiamo setacciare, uniamo il cacao amaro, lo zucchero di canna e lo zucchero.
Montiamo a neve la panna. montiamo a neve le chiare d’uova mentre i tuorli li poniamo insieme alle farine.
Mescoliamo insieme il mascarpone, la panna e la nutella. Parte va insieme alle farine per l’impasto, parte servirà per farcire e coprire la torta.
Uniamo le chiare, parte della crema, alle farine, aggiungiamo metà delle noccioline tritate.
Se necessario aggiungiamo del latte e mescoliamo.
Solo alla fine uniamo il lievito. Mescoliamo bene ancora.
Imburriamo una teglia, versiamoci dentro l’impasto e infornaìiamo con forno già caldo a 180 gradi.
Mettiamo la crema avanzata di mascarpone e nutella in frigo.
Cotto l’impasto lasciamolo raffreddare.
Tiriamo fuori la crema dal frigo e lasciamola riscaldare a temperatura ambiente. Dovrà essere ben cremosa per poter essere spalmata.
Quando sarà ben freddo tiriamolo fuori dalla teglia, tagliamola longitudinalmente e farciamola con parte della crema, il resto ci servirà per ricoprire la nostra torta.
Coperta la torta cospargiamola con le noccioline tritate rimaste e grattugiamoci sopra il cioccolato bianco.
poniamo in frigo almeno un’ora in modo che si rapprenda bene. Potrebbero essere necessarie due ore o più.
Ora, trascorso il tempo, tiriamo fuori la torta e, tutti i buoni propositi di dieta, verranno infranti al primo morso ma vi posso assicurare che ne vake davverola pena!
Minestra primavera
E' tutta di stagione questa minestra molto veloce da prepare e assai saporita e profumata, proprio come la primavera!
1kg di piselli,
4 zucchine
2 porri piccoli
Mezzo fascio di asparagi sottili
1 spicchio d’aglio
Mirto,
timo
Sgranate i piselli e tagliate le zucchine a tocchetti, pulite gli asparagi e riducete anch’essi a tocchetti.
lavate e tagliate i porri finemente.å
Fate scaldare dell’olio in una pentola e quando caldo fate imbiondire lo spicchio d’aglio.
Prima di porre le verdure a saltare qualche minuto, togliete l’aglio che avrà già dato il suo contributo.
unite mirto e menta.
La fiamma deve essere piuttosto decisa in questo momento.
Saltate le verdure, aggiungete acqua, aggiustate di sale e fate cuocere per una ventina di minuti circa.
servite ben calda e guarnite co un filo di olio extravergine nel piatto.
Bocconcini di tacchino con radicchio e pinoli
Facile e sfizioso questo piatto vi regalerà una cenetta da accompagnare con un vino rosso giovane.
Potete usare il pollo al posto del tacchino. personalmente il tacchino lo preferisco.
Ingredienti:
gr 300 fesa di tacchino
2 cespi piccoli di radicchio
50 gr doi pinoli
Foglie di menta e mirto
Sale e pepe
Tagliamo la fesa a dadini e facciamola rosolare in un goccio d’olio.
Uniamo foglie di menta e di mirto.
Nel frattempo puliamo e laviamo il radicchio con acqua fredda.
Quando sarà ben dorata, saliamo e pepiamo poi aggiungiamo i pinoli e lasciamoli tostare.
Infine uniamo il radicchio e copriamo a fiamma molto bassa, girando di tanto in tanto.
quando anche il radicchio sarà cotto il nostro piatto sarà pronto da servire.
15 minuti spesi bene!
Orate e melanzane
2 melanzane
pomodori secchi sott’olio
capperi
acciughe
menta
2 orate
2 cipolle
sedano
capperi
tagliate le melanzane a rondelle, rivestite una teglia di carta da forno e disponetevi le rondelle.Su ognuna ponete uno o due capperi, un’acciuga, un pomodoro secco, una foglia di menta.
Ponete in forno a 180 gradi sino a quando le melanzane saranno cotte.
Se gradite potete fare anche degli involtini; le melanzane dovranno essere tagliate sottili.
Tagliate le cipolle e il sedano in tocchetti minuscoli, con parte andrete a riempire la pancia delle orate.
Disponete le orate in una pirofila assieme al trito ottenuto. Ponete in forno una 20 di minuti a 180 gradi. girate a metà cottura.
Nessuno mai ne parla, forse perché è fin troppo semplice da non meritare attenzione, forse perché siamo talmente abituati a conoscerlo che lo diamo per scontato
Spesso considerato un piatto da malati, insieme al riso in bianco, la pasta al burro è uno dei piatti più semplici e buoni che esistano ed uno dei più sottovalutati.
Quando rientriamo a casa stanchi e non abbiamo le forze fisiche e mentali per fare qualunque cosa, cosa facciamo? Prendiamo il nostro smartphone e andiamo su qualche sito a leggere di qualche ricetta elaborata che niente ha a che vedere con la vera cucina italiana oppure facciamo tesoro di ciò che ci ha insegnato mamma?
Per me la pasta al burro è un ritorno all’infanzia. Quando mamma mi preparava la pasta al burro ero felice come quando mi dava della cioccolata. L’ho sempre amata e sempre l’amerò.
Non parlare di qualcosa significa dimenticarla e, dato che non possiamo dimenticare le cose belle della nostra vita, io non dimentico questa pietanza che con il suo sapore semplice e unico che mi ha accompagnato sempre.
gr 250 di pasta
burro a piacere
grana o parmigiano grattugiato a piacere
La pasta al burro non guarda in faccia a niente, la pasta può essere lunga o corta. Non esiste un formato migliore. Potete usare anche la pasta all’uovo se vi piace. Io preferisco la pasta normale perché quella all’uovo è troppo pesante e impegnativa nel gusto.
C’è chi non ama il burro e usa l’olio di oliva (meglio extravergine), va bene anche quello.
Spesso considerato un piatto da malati, insieme al riso in bianco, la pasta al burro è uno dei piatti più semplici e buoni che esistano ed uno dei più sottovalutati.
Quando rientriamo a casa stanchi e non abbiamo le forze fisiche e mentali per fare qualunque cosa, cosa facciamo? Prendiamo il nostro smartphone e andiamo su qualche sito a leggere di qualche ricetta elaborata che niente ha a che vedere con la vera cucina italiana oppure facciamo tesoro di ciò che ci ha insegnato mamma?
Per me la pasta al burro è un ritorno all’infanzia. Quando mamma mi preparava la pasta al burro ero felice come quando mi dava della cioccolata. L’ho sempre amata e sempre l’amerò.
Non parlare di qualcosa significa dimenticarla e, dato che non possiamo dimenticare le cose belle della nostra vita, io non dimentico questa pietanza che con il suo sapore semplice e unico che mi ha accompagnato sempre.
gr 250 di pasta
burro a piacere
grana o parmigiano grattugiato a piacere
La pasta al burro non guarda in faccia a niente, la pasta può essere lunga o corta. Non esiste un formato migliore. Potete usare anche la pasta all’uovo se vi piace. Io preferisco la pasta normale perché quella all’uovo è troppo pesante e impegnativa nel gusto.
C’è chi non ama il burro e usa l’olio di oliva (meglio extravergine), va bene anche quello.
Prendiamo la pasta e lessiamola in acqua salata.
Mentre l’acqua della pasta scalda, mettiamo il burro nei piatti per farlo ammorbidire temperatura ambiente.
Quando la pasta sarà al dente, scoliamola e impiattiamo. Giriamo bene la pasta in modo da far sciogliere il burro e in modo che la pasta sia tutta unta.
A questo punto spolveriamo la pasta con il grana o il parmigiano grattugiato e giriamo nuovamente.
La nostra pasta è pronta.
Potete usare lo stesso procedimento con il riso, al posto della pasta. Il risultato è straordinario.
Musica per cucinare:
https://youtu.be/KnPL5OXSBNE
https://youtu.be/HZPS9tziEbs
Torta dolce di carote
200 gr di farina
200 gr di carote
100 gr di zucchero
2 uova
1 cucchiaio di olio (5 gr)
1 bustina di lievito
Facile, facile, facile. Buona, buona, buona.
Laviamo e peliamo le carote poi sminuzziamole.
A parte versiamo a fontana la farina.
Rompiamo le uova separando i tuorli dagli albumi. Questi ultimi li montiamo a neve fermissima.
Uniamo alla farina i tuorli, l’olio, un poco di acqua tiepida se necessario, le carote, gli albumi montati, lo zucchero ed il lievito.
Impastiamo bene tutto il composto.
Poniamo in una teglia unta ed inforniamo ad i consueti 180 gradi per 30/40 minuti.
I segreti per una Cucina Divina
Quali sono i segreti per cucinare bene?
Una domanda questa che, per chi non ha l’attitudine, può riusonare nella mente.
Farei un passo indietro e mi porrei la domanda: “Che cosa è la cucina?”
La cucina svolge una funzione fondamentale, primordiale, soddisfa uno dei bisogni primari dell’uomo: il bisogno di nutrirsi.
Nel corso dell’evoluzione, da quando si andava a caccia e raccoglievano i frutti che la terra offriva spontaneamente, sono cambiate molte cose ed ha assunto molteplici, intrinseci significati.
La cucina è il preparare le pietanze ed il consumare il cibo insieme.
Quindi la cucina è aggregazione, è felicità. La cucina è stare insieme e condividere un momento molto importante della nostra vita, presente e passata.
In epoche antiche, alle divinità, è stato sempre offerto cibo, sotto forma di sacrifici umani e di animali, di doni della terra, come frutta, cereali e ortaggi.
Ancora oggi nei riti religiosi viene offerto cibo: il vino e il pane, che simboleggiano il sangue e la carne nelle culture cristiane.
In relazione al cibo abbiamo poi i digiuni, che hanno lo scopo di purificare il corpo e l’anima, abitudini alimentari durante i riti funebri.
Ancora abbiamo cibi proibiti, cibi leciti, modalità di consumo dei cibi, alcuni cibi come latticini e carne, non possono essere consumati insieme nell’ebraismo.
Abbiamo modalità di uccisione degli animali che, in particolar modo, tendono ad eliminare il sangue durante l’uccisione e a non cibarsene, perché il sangue è il simbolo della vita.
In tutte le religioni del mondo il cibo è un dono di dio.
Questi brevi esempi servono a farci capire quanto il cibo sia importante e quanto sia importante cucinare. Quando cuciniamo non stiamo solo “facendo qualcosa”; stiamo eseguendo un rito che ha radici profonde nella cultura di tutti i popoli del mondo.
Poche sono le cose che contano davvero per la vita di un essere vivente. Se sfami un animale te ne sarà riconoscente, così sfamare una persona. In questo, cucinare è una forma d’amore. Quando cuciniamo ci preoccupiamo di sfamare noi stessi ed il nostro prossimo. E’ un atto di altruismo.
Un infante che deve la sua esistenza alla dipendenza dalla madre, in lei, vede elementi fondamentali alla sua sopravvivenza: cibo, calore, protezione.
La madre che sfama l’infante offre una forma d’amore molto profonda, legata alla sussistenza della vita.
Offrire cibo significa sostanzialmente offrire Vita. Che è quello che avviene durante i riti religiosi.
Quindi quando cuciniamo, di riflesso ci stiamo preoccupando della vita del prossimo e di noi stessi.
Stiamo amando.
Cucinare è amare.
Questo è il fondamento, il comandamento principale.
Se amare è importante allora lo è anche cucinare. Ora siamo consapevoli di ciò che stiamo facendo, stiamo compiendo un antico rito di vita e amore, quindi cuciniamo con gioia. L’attitudine mentale influenza tutto ciò che intraprendiamo nella nostra vita. Cuciniamo con gioia.
Se proprio in quel momento non abbiamo gioia da trasmettere o ci sentiamo abbacchiati, svogliati o chissà cos’altro. Se i sentimenti e le emozioni non scaturiscono dall’interno allora possiamo influenzare noi stessi, farli giungere dall’esterno.
Come influenzo il mio umore, come suscito in me emozioni positive?
Posso meditare o praticare yoga, si. Funziona. Se mi ci applico. Sarò tuttavia un po’ più pratico e meno filosofico ora. Come? Suggerendovi un metodo che io adotto e che è piscevole per tutti.
Ascoltiamo musica.
Mentre cuciniamo mettiamo canzoni che ci piacciono, che ci suscitano bei ricordi, che ci fanno stare bene. Quando stiamo bene tutto è più facile. Le cose che ci sembravano lunghe, pesanti, irraggiungibili d’un tratto sono facili. Avere un’attitudine positiva, proattiva rende ogni cosa migliore, rende noi migliori. La musica ci rende migliori. Lasciamo che la musica prenda possesso di noi. Lasciamo che la musica ci influenzi. Trasmetteremo e nostre emozioni in quel che facciamo.
Rispettiamo il cibo.
Qualunque piatto prepariamo dobbiamo avere piena coscienza di quel che stiamo preparando. Un prosciutto non è solo prosciutto. E’ un dono. E’ un essere vivente che ci ha donato la cosa più importante per sfamarci: la sua vita. Così le piante ci donano i loro i frutti.
La Madre Terra è in tutti gli ingredienti che abbiamo davanti. E’ in noi. Rendiamo grazie alla Madre Terra perché noi siamo in Lei e un giorno saremo cibo noi stessi.
Rispettiamo il cibo. Il cibo non è una cosa come un cellulare. Il cibo è vivo, dobbiamo conoscerlo. Leggiamo, capiamo cosa è, come nasce, come viene lavorato. Scopriremo cose straordinarie.
Cuciniamo cibi di stagione.
I cibi di stagione sono più buoni. Scegliamo i piatti da preparare in base ad ingredienti adatti ad essere consumati in quel dato momento. Ciò non è riferito esclusivamente alla frutta ed alla verdura ma anche ai pesci ed ai molluschi. Il cibo di stagione costa meno. Abbiamo quindi un duplice vantaggio:
più buono e meno costoso.
In rete ci sono migliaia di tabelle che ci aiutano a scegliere il cibo di stagione. Basta che scriviamo “pesce di stagione”, “frutta di stagione”, “verdura di di stagione” e ci compariranno tutti i risultati necessari. Oppure se abbiamo una nonna, chiediamo a lei. Io quando vado al mercato, parlo con le signore anziane, hanno sempre qualcosa da insegnarmi. Siano benedette!
Scegliamo il cibo locale.
Questo favorisce le economie di piccole zone.
Scegliamo cibo di qualità, da colture ed allevamenti sostenibili. Mangiamo meno ma meglio, c’è più gusto. Ogni terra offre cibi unici e squisiti. Dobbiamo favorire ogni singolo ecosistema ed ogni economia locale per avere la massima qualità di quel che mangiamo.
Non fidiamoci di chi vi vende gli alimenti, spesso ci racconterà qualunque cosa per il proprio interesse. Verifichiamo ciò che vi viene detto e soprattutto arriviamo preparati.
Fare la spesa è una scelta etica e politica. Se diamo il nostro denaro a chi gonfia gli animali con metodi artificiali, stiamo dicendo “Continua a gonfiare gli animali, mi piace!”
Poi non dobbiamo sorprenderci della crescente mortalità dovuta a cancri, lo stiamo scegliendo noi.
Siamo esigenti, è il nostro cibo. Nessuno berrebbe un bicchiere di veleno eppure ogni giorno ne ingeriamo un po’.
Avere prodotti naturali e genuini è alla base di una Cucina Divina.
Adesso che conosciamo i nostri cibi, che li scegliamo di ottima qualità, che sappiamo mediare il prezzo, che sappiamo l’importanza di ciò che stiamo facendo, dobbiamo affinare la tecnica.
Dobbiamo imparare a tagliare la carne, a pulire il pesce, a mondare le verdure.
Non è necessario frequentare un corso di cucina, basta andare su Youtube e cercare.
Un cibo trattato nel giusto modo ci ricompenserà mille volte di più.
Ad esempio una foglia di basilico non si strofina per pulirla, la si bagna dolcemente sotto l’acqua corrente. Una foglia di menta invece sprigiona il mentolo pestata nel ghiaccio.
Cuocere i cibi lentamente favorisce una consistenza tenera ma la perdita di vitamine, quella al vapore al contrario preserva le sostanze nutritive, l’acqua infatti penetra nell’alimento. La perdita di acqua dall’alimento significa perdita di questi elementi. E’ preferibile quindi cuocere le verdure al vapore piuttosto che bollirle, a meno che non debba usare il brodo ovviamente.
Insomma ci sono molte tecniche per rendere una cucina una buona cucina, molti elementi da considerare tra cui la pratica.
Come tutte le facoltà, anche la cucina necessita di pratica per evolversi in noi. Che siamo portati o no per cucinare possiamo apprendere e migliorare, questo è innegabile.
Col tempo, la pratica ed una sana attitudine, possiamo diventare bravi cuochi, dare gioia agli altri e gioire di noi stessi.
Partiamo da questo principio di condivisione, di gioia e amore.
E’ lo spirito che dà forma a quella che, nel tempo, è divenuta un’arte che accomuna le persone di tutto il mondo.
Un principio divino, che ci rende divini e rende la nostra cucina divina.
Torta di formaggi
Può capitare di avere a casa dei formaggi che avanzano. la soluzione più rapida è gettarli ma è anche la soluzione meno preferibile.
Con le croste del grana o del pecorino si può preparare un saporitissimo risotto.
Ho scelto tuttavia di preparare una torta assai gustosa usando tutti i pezzetti di formaggio che si apprestavano ad andare nel dimenticatoio.
gr 500 farina
2 uova
lievito
sale
pepe
1 scamorza fresca gr 250
Croste di grana
croste di pecorino
Provolone
Pecorino stagionato
Grattate le croste dei formaggi con un coltello e pulitele, ponete sul fuoco dell’acqua e fatela bollire poi mettete le croste dei formaggi e fatele ammorbidire per una decina di minuti circa.
Intanto riducete a dadini tutti gli altri formaggi.
Quando le croste saranno morbide tiratele fuori dall’acqua (senza gettarla) e affettatele.
Preparate un impasto con 500gr di farina. A parte sbattete le uova e unitele alla farina, assieme ad un po’ di pepe, sale e al lievito ed impastate. Usate l’acqua di cottura ancora calda delle croste per bagnare l’impasto.
Quando avrà raggiunto una buona consistenza copritelo con un canovaccio e fatelo riposare per almeno un’ora (meglio due).
L’impasto dovrebbe aver raddoppiato il suo volume, unite i formaggi e le croste e impastate un altro poco poi lasciate riposare ancora un’ora.
Infornate per circa 40 minuti a 180°.
Potete mettere nel forno una vaschetta contenente acqua.
L’impasto dovrà esser estremamente morbido.
Servite calda e assaporatela con salumi oppure verudure. Vedrete che gli avanzi di formaggio hanno assunto una forma estremamente appetitosa!
Torta nutellosa
Prendete il dietologo, chi vi dice che avete qualche chilo da perdere, i vostri propositi di dieta, il vostro bisogno di affetto e metteteli intorno ad un tavolo perché con questa ricetta li annienterete definitivamente. Il vostro amor proprio crescerà a dismisura e vi sentirete soddisfatte di voi stesse.
Questa torta ha poteri miracolosi. Pronte? Rimbocchiamoci le maniche!
gr 100 farina normale
gr 100 farina di avena
gr 100 cioccolato fondente
gr 30/40 burro
1 bicchiere di latte
gr 40 zucchero
gr 40 zucchero di canna
gr 20 cacao amaro
1 bicchiere e mezzo di panna (da montare)
gr 100 nocciole tritate
2 uova
1 bustina di lievito
gr 100 cioccolato bianco
gr 250 di nutella
gr 500 mascarpone
1 bichiere e mezzo di panna (da montare)
Facciamo sciogliere il burro a bagnomaria o a fiamma estremamente bassa.
Uniamo il cioccolato fondente e gradualmente il latte mentre scioglie.
La consistenza finale dovrà essere cremosa. Giriamo spesso altrimenti si attacca.
Disponiamo le farine in un recipiente, se preferiamo le possiamo setacciare, uniamo il cacao amaro, lo zucchero di canna e lo zucchero.
Montiamo a neve la panna. montiamo a neve le chiare d’uova mentre i tuorli li poniamo insieme alle farine.
Mescoliamo insieme il mascarpone, la panna e la nutella. Parte va insieme alle farine per l’impasto, parte servirà per farcire e coprire la torta.
Uniamo le chiare, parte della crema, alle farine, aggiungiamo metà delle noccioline tritate.
Se necessario aggiungiamo del latte e mescoliamo.
Solo alla fine uniamo il lievito. Mescoliamo bene ancora.
Imburriamo una teglia, versiamoci dentro l’impasto e infornaìiamo con forno già caldo a 180 gradi.
Mettiamo la crema avanzata di mascarpone e nutella in frigo.
Cotto l’impasto lasciamolo raffreddare.
Tiriamo fuori la crema dal frigo e lasciamola riscaldare a temperatura ambiente. Dovrà essere ben cremosa per poter essere spalmata.
Quando sarà ben freddo tiriamolo fuori dalla teglia, tagliamola longitudinalmente e farciamola con parte della crema, il resto ci servirà per ricoprire la nostra torta.
Coperta la torta cospargiamola con le noccioline tritate rimaste e grattugiamoci sopra il cioccolato bianco.
poniamo in frigo almeno un’ora in modo che si rapprenda bene. Potrebbero essere necessarie due ore o più.
Ora, trascorso il tempo, tiriamo fuori la torta e, tutti i buoni propositi di dieta, verranno infranti al primo morso ma vi posso assicurare che ne vake davverola pena!
Minestra primavera
E' tutta di stagione questa minestra molto veloce da prepare e assai saporita e profumata, proprio come la primavera!
1kg di piselli,
4 zucchine
2 porri piccoli
Mezzo fascio di asparagi sottili
1 spicchio d’aglio
Mirto,
timo
Sgranate i piselli e tagliate le zucchine a tocchetti, pulite gli asparagi e riducete anch’essi a tocchetti.
lavate e tagliate i porri finemente.å
Fate scaldare dell’olio in una pentola e quando caldo fate imbiondire lo spicchio d’aglio.
Prima di porre le verdure a saltare qualche minuto, togliete l’aglio che avrà già dato il suo contributo.
unite mirto e menta.
La fiamma deve essere piuttosto decisa in questo momento.
Saltate le verdure, aggiungete acqua, aggiustate di sale e fate cuocere per una ventina di minuti circa.
servite ben calda e guarnite co un filo di olio extravergine nel piatto.
Bocconcini di tacchino con radicchio e pinoli
Facile e sfizioso questo piatto vi regalerà una cenetta da accompagnare con un vino rosso giovane.
Potete usare il pollo al posto del tacchino. personalmente il tacchino lo preferisco.
Ingredienti:
gr 300 fesa di tacchino
2 cespi piccoli di radicchio
50 gr doi pinoli
Foglie di menta e mirto
Sale e pepe
Tagliamo la fesa a dadini e facciamola rosolare in un goccio d’olio.
Uniamo foglie di menta e di mirto.
Nel frattempo puliamo e laviamo il radicchio con acqua fredda.
Quando sarà ben dorata, saliamo e pepiamo poi aggiungiamo i pinoli e lasciamoli tostare.
Infine uniamo il radicchio e copriamo a fiamma molto bassa, girando di tanto in tanto.
quando anche il radicchio sarà cotto il nostro piatto sarà pronto da servire.
15 minuti spesi bene!
Orate e melanzane
2 melanzane
Pastiera napoletana
La Pastiera è un dolce napoletano del periodo pasquale. Ci sono diverse leggende riguardo la sua nascita che incrociano il sacro ed il profano me storie di pescatori in balìa delle onde.
E’ un dolce di pasta frolla farcita con un ripieno a base di ricotta e grano, profumata con fiori d’arancio.
La ricetta originale prevede anche i canditi all’interno. Io non li amo particolarmente, quindi la preparo senza. la pastiera come vedremo è un dolce molto gustoso e ricco, rispetto alla ricetta che vi sto per presentare, la pastiera vorrebbe più uova, più burro e più zucchero oltre che un poco di cannella. Per quel che mi riguarda è persino troppo ricco quindi come mio solito personalizzo le ricette e vi propongo la mia versione.
Ingredienti per due pastiere
Pasta frolla
gr 500 di farina
gr 500 farina d'avena
4 uova intere
gr. 400 di burro
gr. 300 di zucchero
1 scorza grattugiata d’arancia
Crema:
gr 750 di ricotta
gr 300 zucchero
gr 970 di grano precotto
2 uova intere
2 tuorli
2 buste di vanillina
1 cucchiaino di fiori d'arancio
1/2 litro di latte
Poniamo il burro in un pentolino e scegliamolo a fiamma molto bassa.
In un’altra capiente pentola uniamo il grano, la ricotta e il latte. Aggiungiamo un po’ di burro, lo zucchero, i tuorli d’uovo, le uova intere, la vanillina, facendo cuocere il tutto a fiamma bassa e girando di tanto in tanto. Portiamo il tutto a bollitura e, quando il ripieno avrà un aspetto cremoso spegniamo, aggiungiamo i fiori d’arancio e facciamo raffreddare.
Nel frattempo setacciamo la farina uniamo le uova, un poco di burro fuso, le uova intere, lo zucchero, e la scorza grattugiata dell’arancia. Impastiamo il tutto, crediamo una bella palla che avvolgiamo nella pellicola e poniamo in frigo.
Una volta raffreddata la pasta sfoglia e la crema, possiamo iniziare a dar forma alla nostra pastiera.
E’ importante NON scaldare la pasta frolla e lavorarla velocemente.
Foderiamo le nostre tortiere con la pasta oppure stendiamola col matterello. Io ho scelto la prima soluzione. Poi riempiamo con la crema di ricotta e grano.
Dalla pasta frolla ricaviamo delle strisce con le quali andremo a decorare la nostra pastiera.
La pastiera è pronta per essere infornata a 180° nel forno già caldo. La cottura è di circa 40 minuti e la pastiera dev’essere ben dorata.
Con la pasta e la crema avanzata ho preparato due mini pastierini
Ed ecco la nostra pastiera pronta. Fatela raffreddare bene prima di tagliarla.
Matriciana o Amatriciana? Gricia e Amatriciana
Ho dovuto pensare un poco prima di scrivere la prima ricetta. Poi ho deciso di cominciare con il parlare di un dilemma: si dice Matriciana o Amatriciana?
Anticamente esisteva la Matricida ovvero la pasta alla gricia, un piatto tradizionale, molto antico e molto gustoso.
E’ una ricetta laziale talmente antica che risale a prima che il pomodoro giungesse in Europa. E’ un piatto contadino e, come la maggior parte dei piatti contadini è molto semplice e davvero molto saporito. La sua variante è la famosa pasta all’amatriciana che, si prepara nel medesimo modo ma con l’aggiunta della salsa di pomodoro e del peperoncino.
Pasta alla gricia
Gli ingredienti sono:
gr. 400 Pasta (meglio i rigatoni)
gr. 300 Guanciale (guancia del maiale)
gr. 200 Pecorino Romano
Pepe nero quanto basta (meglio abbondare)
Olio extravergine di oliva (se lo volete mettere)
Sale
Per prima cosa grattugiano il pecorino romano. A me piace grattugiato grosso.
Poi mettiamo l’acqua della pasta sul fuoco e copriamo.
Nel frattempo tagliamo il guanciale a cubetti e lo mettiamo a soffriggere in padella a fuoco moderato.
L’olio di oliva non è necessario, in quanto il grasso del guanciale si scioglierà regalando un meraviglioso sapore e profumo. Quando inizierà ad esser cotto, diamo una bella macinata di pepe nero. Io cuocio il guanciale finché diviene croccante. Adoro sentirlo sotto ai denti!
Ricordatevi di mantenere la fiamma moderata Se tuttavia il sughero si ritira, allungatelo con un poco di acqua di cottura della pasta.
Una volta che l’acqua bolle, mettiamo il sale grosso e buttiamo la pasta.
Una volta che sarà cotta al dente, scoliamo bene e mettiamola nella padella del nostro guanciale.
A fiamma vivace, facciamola saltare girando.
Infine, quando la pasta sarà pronta la mettiamo in una terrina e la condiamo con il pecorino.
A questo punto potete spolverare ancora con un poco di pepe nero.
Buon appetito!
Qualcuno sostiene che nella grigia vada anche il soffritto di cipolla. In realtà non è così. La pasta alla gricia è talmente semplice da sembrare primitiva. la sua bontà deriva dalla qualità delle materie prime, non dalla raffinatezza del procedimento. Il soffritto di cipolla infatti si usa per l’amatriciana.
E’ visto che siamo qui, parliamo anche dell’amatriciana.
Amatriciana
Ingredienti:
gr. 400 pasta (spaghetti)
gr. 250 guanciale
gr. 350 salsa di pomodoro verace
gr. 200 pecorino romano
1 cipolla
peperoncino piccante a piacere
pepe nero
Vino bianco quanto basta
Grattugiamo il pecorino romano e mettiamo a bollire l’acqua.
tagliamo il guanciale a dadini non troppo piccoli e tagliamo la cipolla per il soffritto.
Scaldiamo a fuoco basso l’olio nella padella e versiamo la cipolla. Quando sarà imbiondita aggiungiamo il guanciale e facciamolo soffriggere qualche minuto. Se volete potete farlo diventare croccante, anche se, qui è meglio tenerlo un poco più morbido.
Uniamo il peperoncino e una bella macinata di pepe nero.
sfumate con un goccio di vino bianco.
Ora nella padella aggiungete il pomodoro e salate a piacere.
Buttate la pasta e salate l’acqua.
Potete usare un poco di acqua di cottura della pasta per allungare il sugo. Gli amidi contenuti nell’acqua della pasta, conferiranno maggiore cremosi alla salsa.
A cottura ultimata scolate la pasta, unitela alla salsa e alzate la fiamma girando bene.
ponete la pasta in una terrina e cospargetela con il pecorino.
L’ amatriciana è servita.
Come scritto pocanzi il segreto sta negli ingredient giusti, quindi vi indirizzo al sito ufficiale del pecorino romano. Se non avete a disposizione il pecorino perché non reperibile, potete usare Grana Padano o Parmigiano Reggiano, più facilmente reperibili sul mercato oppure un’altro tipo di pecorino. E’ importante che il formaggio sia stagionato.
Altra cosa fondamentale è il guanciale ovvero la guancia del maiale ma, se non la potete trovare, potete usare la pancetta, anche se i sapori sono assai diversi.
Certo la ricetta originale non prevede altri ingredienti, se non quelli originali. Tuttavia potrete comunque gustare un piatto “all’italiana”.
Guanciale |
I had to think a little before you write the first recipe. Then I decided to start with the talk of a dilemma: they say Matriciana or Amatriciana?
In ancient times there was a matricide or pasta gricia, a traditional dish, very old and very tasty.
It 'such an ancient Latium recipe that dates back to before the tomato giungesse in Europe. It 'a dish farmer and, like most of the peasant dishes are very simple and very tasty. Its variant is the famous amatriciana pasta which is prepared in the same way but with the addition of tomato and pepper sauce.
Pasta alla gricia
The ingredients are:
gr. 400 Pasta (best rigatoni)
gr. 300 Pillow (pork cheek)
gr. 200 Pecorino Romano
Black pepper to taste (more is better)
extra virgin olive oil (if you want to put)
salt
First grate Pecorino Romano. I like coarse crumbs.
Then we put the pasta water on the stove and cover.
Meanwhile we cut the bacon into cubes and put it to fry in a pan over medium heat.
Olive oil is not necessary, as the bacon fat will melt giving a wonderful flavor and aroma. When will begin to be cooked, we give a beautiful freshly ground black pepper. I bake the bacon until it becomes crispy. I love to hear him in the teeth!
Remember to maintain a moderate heat However, if the cork retires, stretch it with a little of the pasta cooking water.
Once the water boils, put the salt and throw the dough.
Once it is cooked al dente, we scoliamo well and put it into the pan of our pillow.
A high heat, let's jump shooting.
Finally, when the dough is ready to put in a bowl and condiamo with pecorino.
At this point you can still sprinkle with a little black pepper.
Enjoy your meal!
Some say that in the gray goes well the fried onion. In reality it is not. Pasta gricia is so simple as to seem primitive. His goodness comes from the quality of raw materials, not by the sophistication of the proceedings. The fried onion in fact is used to amatriciana.
And 'since we are here, we also talk dell'amatriciana.
Amatriciana
ingredients:
gr. 400 pasta (spaghetti)
gr. 250 pillow
gr. 350 of true tomato sauce
gr. 200 pecorino romano
1 onion
hot pepper to taste
black pepper
white wine to taste
Grate the Pecorino Romano, we boil water.
we cut the bacon into cubes not too small and cut the onion to the sauce.
We heat over low heat the oil in the pan and pour the onion. When it is golden add the bacon and let fry a few minutes. If you want you can make it crispy, though, here it is better to keep it a little softer.
We combine the chili and a nice freshly ground black pepper.
blended with a dash of white wine.
Now in the pan, add the tomatoes and salt to taste.
Toss the pasta and salt water.
You can use a little of the pasta cooking water to stretch the sauce. The starch in the water content of the dough, to confer greater creamy sauce.
When cooked, drain the pasta, add it to the sauce and turn up the heat by turning right.
place the dough in a bowl and sprinkle with the cheese.
The 'amatriciana is served.
As noted a moment ago, the secret lies in the right ingredient, then address to the official website of pecorino romano. If you do not have the cheese because it can not be found, you can use Grana Padano or Parmigiano Reggiano, the most readily available on the market, or another type of cheese. It 'important that the cheese is aged.
Another key thing is the pillow or the cheek of pork, but if not you can find it, you can use the bacon, though the flavors are very different.
Of course the original recipe does not include other ingredients, if not the original ones. However you can still enjoy a plate "Italian".
Eu tinha que pensar um pouco antes de escrever a primeira receita. Então eu decidi começar com a conversa de um dilema: eles dizem Matriciana ou Amatriciana?
Nos tempos antigos, havia um matricídio ou massas gricia, um prato tradicional, muito antiga e muito saborosa.
É como uma antiga receita Latium, que remonta a antes da giungesse de tomate na Europa. É um fazendeiro prato e, como a maioria dos pratos camponeses são muito simples e muito saborosa. A sua variante, é a famosa massas amatriciana que é preparada da mesma maneira mas com a adição de molho de tomate e pimenta.
cinza alla Massa
Os ingredientes são os seguintes:
gr. 400 Pasta (melhor rigatoni)
gr. 300 Pillow (carne de porco bochecha)
gr. 200 Pecorino Romano
pimenta do reino a gosto (mais é melhor)
azeite virgem extra (se você quiser colocar)
sal
Primeiro grelha Pecorino Romano. Eu gosto migalhas grosseiras.
Então nós colocamos a água do macarrão no fogão e capa.
Enquanto isso, corte o bacon em cubos e colocá-lo para fritar em uma panela em fogo médio.
O azeite não é necessário, como a gordura de bacon vai derreter dando um sabor maravilhoso e aroma. Quando vai começar a ser cozinhado, damos uma bela pimenta do reino moída na hora. I assar o bacon até que fique crocante. Gosto de ouvi-lo nos dentes!
Lembre-se de manter um calor moderado No entanto, se a rolha se aposenta, esticá-lo com um pouco da água do macarrão cozinhar.
Uma vez que a água ferve, coloque o sal e jogue a massa.
Uma vez que ele é cozido al dente, nós scoliamo bem e colocá-lo na panela do nosso travesseiro.
Um calor de alta, vamos pular de tiro.
Finalmente, quando a massa está pronta para colocar em uma tigela e condiamo com pecorino.
Neste ponto, você ainda pode polvilhar com um pouco de pimenta preta.
Aprecie a sua refeição!
Alguns dizem que no cinza vai bem a cebola frita. Na realidade não é. Pasta gricia é tão simples como parece primitivo. Sua bondade vem da qualidade de matérias-primas, não pela sofisticação do processo. A cebola frita na verdade é usado para amatriciana.
E 'uma vez que estamos aqui, nós falamos também dell'amatriciana.
amatriciana
ingredientes:
gr. 400 massas (spaghetti)
gr. 250 travesseiro
gr. 350 da verdadeira molho de tomate
gr. 200 pecorino romano
1 cebola
pimenta a gosto
pimenta preta
vinho branco ao gosto
Grelha Pecorino Romano, que ferver a água.
vamos cortar o bacon em cubos não muito pequenas e corte a cebola ao molho.
Nós aqueça em fogo baixo o óleo na panela e despeje a cebola. Quando é dourado adicione o bacon e deixe fritar alguns minutos. Se você quiser, pode torná-lo crocante, porém, aqui, é melhor mantê-lo um pouco mais suave.
Nós combinamos o chili e boa pimenta do reino.
misturado com uma pitada de vinho branco.
Agora na panela, adicione os tomates e sal a gosto.
Atire a água do macarrão e sal.
Você pode usar um pouco da água do macarrão cozinhar para esticar o molho. O amido o teor de água da massa, para conferir maior molho cremoso.
Quando cozido, escorra a massa, adicione-a ao molho e transformar o calor, virando à direita.
coloque a massa em uma tigela e polvilhe com o queijo.
O 'amatriciana é servido.
Como observado há pouco, o segredo está em que o ingrediente certo, então dirigir ao site oficial do pecorino romano. Se você não tem o queijo porque ele não pode ser encontrado, você pode usar Grana Padano ou Parmigiano Reggiano, o mais prontamente disponíveis no mercado, ou outro tipo de queijo. É importante que o queijo é envelhecido.
Outra coisa importante é o travesseiro ou na bochecha de porco, mas se não você pode encontrá-lo, você pode usar o bacon, embora os sabores são muito diferentes.
Claro que a receita original não inclui outros ingredientes, se não os originais. No entanto, você ainda pode desfrutar de uma placa de "italiano".
Tenía que pensar un poco antes de escribir la primera receta. Entonces decidí comenzar con la charla de un dilema: dicen Matriciana o Amatriciana?
En la antigüedad había un matricidio o pasta gricia, un plato tradicional, muy antigua y muy sabroso.
Es como una antigua receta Lazio que se remonta a antes de la giungesse de tomate en Europa. Es un agricultor plato y, como la mayoría de los platos campesinos son muy simples y muy sabroso. Su variante es el famoso de pasta amatriciana que se prepara de la misma manera pero con la adición de tomate y salsa de pimienta.
Pasta alla gricia
Los ingredientes son:
gr. 400 Pasta (mejor rigatoni)
gr. 300 Almohada (morro de cerdo)
gr. 200 Pecorino Romano
pimienta negro al gusto (más es mejor)
aceite de oliva virgen extra (si usted quiere poner)
sal
En primer rejilla Pecorino Romano. Me gusta migas gruesas.
A continuación, ponemos el agua de la pasta en la cocina y la cubierta.
Mientras tanto cortamos el tocino en cubos y lo ponemos a freír en una sartén a fuego medio.
El aceite de oliva no es necesario, ya que la grasa de tocino se fundirá dando un maravilloso sabor y aroma. Cuando comenzará a ser cocinados, damos un hermoso negro pimienta recién molida. Horneo el tocino hasta que se vuelve crujiente. Me encanta oírlo en los dientes!
Recuerde que debe mantener un calor moderado Sin embargo, si se retira el corcho, estirarla con un poco del agua de cocción de la pasta.
Una vez que el agua hierva, poner la sal y tirar la masa.
Una vez cocido al dente, que scoliamo bien y lo ponemos en el molde de nuestra almohada.
Un alto calor, vamos a saltar de tiro.
Por último, cuando la masa está lista para poner en un bol y condiamo con queso de oveja.
En este punto, todavía se puede espolvorear con un poco de pimienta negro.
Disfrutar de su comida!
Algunos dicen que en el gris va bien la cebolla frita. En realidad no lo es. gricia pasta es tan simple como para parecer primitivo. Su bondad proviene de la calidad de las materias primas, no por la sofisticación de los procedimientos. La cebolla frita de hecho se utiliza para amatriciana.
Y 'ya que estamos aquí, también hablamos dell'amatriciana.
amatriciana
ingredientes:
gr. 400 de pasta (espaguetis)
gr. 250 almohada
gr. 350 de la verdadera salsa de tomate
gr. 200 Pecorino Romano
1 cebolla
pimiento picante al gusto
pimienta negro
vino blanco al gusto
Reja Pecorino Romano, que hervir el agua.
cortamos el tocino en dados no muy pequeños y cortar la cebolla para la salsa.
Calentamos a fuego lento el aceite en la sartén y vierta la cebolla. Cuando esté dorado añadir el tocino y dejar freír unos minutos. Si lo desea, puede que sea crujiente, sin embargo, aquí es mejor mantenerlo un poco más suave.
Combinamos el chile y un buen pimienta recién molida negro.
mezclado con un poco de vino blanco.
Ahora en la sartén, añadir los tomates y la sal al gusto.
Mezcle la pasta y el agua salada.
Puede utilizar un poco del agua de cocción de pasta para estirar la salsa. El almidón en el contenido de agua de la masa, para conferir mayor salsa cremosa.
Cuando esté cocido, escurrir la pasta, añadirlo a la salsa y subir la temperatura girando a la derecha.
colocar la masa en un bol y espolvorear con el queso.
se sirve el 'amatriciana.
Como se ha señalado hace un momento, el secreto está en el ingrediente correcto, entonces dirijan a la página oficial del pecorino romano. Si usted no tiene el queso, ya que no se puede encontrar, puede utilizar el Grana Padano o Parmigiano Reggiano, los más fácilmente disponibles en el mercado, u otro tipo de queso. Es importante que el queso se añeja.
Otra clave es la almohada o la mejilla de cerdo, pero si no se puede encontrar, puede utilizar el tocino, aunque los sabores son muy diferentes.
Por supuesto, la receta original no incluye otros ingredientes, si no los originales. Sin embargo, usted todavía puede disfrutar de un plato "italiano".
YA dolzhen byl nemnogo podumat', prezhde chem napisat' pervyy retsept. Togda ya reshil nachat' s razgovorami o dilemmoy: oni govoryat Matriciana ili Amatriciana?
V drevniye vremena byl matereubiystvo ili makarony gricia, traditsionnoye blyudo, ochen' staryy i ochen' vkusno.
Eto takoy drevniy Latium retsept, kotoryy voskhodit k pered tomatnym giungesse v Yevrope. Eto blyudo fermer i, kak i bol'shinstvo krest'yanskikh blyud ochen' prosty i ochen' vkusno. Yego variant yavlyayetsya izvestnyy Amatriciana pasta, kotoruyu gotovyat takim zhe obrazom, no s dobavleniyem tomata i pertsa.
Pasta alla-gricia
Ingrediyenty:
gramm 400 Pasta (luchshe Rigatoni)
gramm 300 Podushka (svinina shcheka)
gramm 200 Pekorino Romano
Chernyy perets po vkusu (luchshe bol'she)
olivkovogo masla (yesli vy khotite postavit')
sol'
Pervaya reshetka Pekorino Romano. YA lyublyu grubyye kroshki.
Zatem my pomeshchayem makarony vodu na plite i kryshke.
V to zhe vremya my rezhem bekon kubikami i polozhit' yego zharit' na skovorode na srednem ogne.
Olivkovoye maslo ne yavlyayetsya neobkhodimym, tak kak salo budet plavit'sya dayet prekrasnyy vkus i aromat. Kogda nachnet gotovit', my dayem krasivyy svezhemolotyy chernyy perets. YA peku bekon, poka on ne stanet khrustyashchim. YA lyublyu, chtoby uslyshat' yego v zuby!
Ne zabyvayte podderzhivat' umerennoye teplo, odnako, yesli probka vykhodit na pensiyu, rastyanut' yego nemnogo iz makaronnykh izdeliy dlya prigotovleniya pishchi vody.
Posle togo kak voda zakipit, polozhit' sol' i brosit' testo.
Posle togo, kak eto prigotovleno al' dente, my scoliamo khorosho i polozhit' yego v kastryulyu s nashey podushkoy.
Vysokaya zhara, davayte okunemsya strel'bu.
Nakonets, kogda testo gotovo, chtoby polozhit' v misku i condiamo s pekorino.
Na dannyy moment vy vse yeshche mozhete posypat' nebol'shim kolichestvom chernogo pertsa.
Priyatnogo appetita!
Nekotoryye govoryat, chto v seryy tsvet idet khorosho obzharennyy luk. Na samom dele eto ne tak. Pasta gricia nastol'ko prost, chtoby kazat'sya primitivnymi. Yego dobrota iskhodit ot kachestva syr'ya, a ne izoshchrennost'yu razbiratel'stva. Zharenyy luk na samom dele ispol'zuyetsya dlya Amatriciana.
A ', tak kak my zdes', my takzhe govorim dell'amatriciana.
Amatriciana
ingrediyenty:
gramm 400 makaron (spagetti)
gramm 250 podushka
gramm 350 istinnogo tomate
gramm 200 pekorino romano
1 lukovitsa
ostryy perets po vkusu
chernyy perets
beloye vino po vkusu
Reshetka Pekorino Romano, my kipyatim vodu.
my rezhem bekon na kubiki ne slishkom malen'kimi i narezat' luk k sousu.
My nagrevayem na medlennom ogne maslo v kastryulyu i zalit' luk. Kogda eto zolotoy dobavit' bekon i pust' zharit' neskol'ko minut. Yesli vy khotite, vy mozhete sdelat' eto khrustyashchiye, khotya, zdes' luchshe derzhat' yego nemnogo myagche.
My ob"yedinyayem chili i khoroshiy svezhemolotyy chernyy perets.
smeshivayetsya s tire belogo vina.
Teper' v kastryulyu, dobavit' pomidory i sol' po vkusu.
Peremeshayte makarony i solenoy vody.
Vy mozhete ispol'zovat' nemnogo iz makaron prigotovleniya vody, chtoby rastyanut' sous. Krakhmal v soderzhanii vody v testo, chtoby pridat' bol'shuyu slivochnyy sous.
Pri teplovoy obrabotke, sleyte makarony, dobavit' v sous i povernut' vverkh tepla povorotom vpravo.
pomestit' testo v misku i posypat' syrom.
'Amatriciana podayetsya.
Kak uzhe otmechalos' minutu nazad, sekret kroyetsya v pravil'nom ingrediyentom, a zatem obratit'sya k ofitsial'nomu saytu pekorino romano. Yesli u vas net syr, potomu chto on ne mozhet byt' nayden, vy mozhete ispol'zovat' Grana Padano ili Parmidzhano Redzhano, naiboleye legko dostupny na rynke, ili drugoy tip syra. Vazhno, chto syr vyderzhivayetsya.
Yeshche odna klyuchevaya veshch' podushka ili shchekoy svininy, no yesli vy ne mozhete nayti yego, vy mozhete ispol'zovat' bekon, khotya vkusy ochen' raznyye.
Konechno, original'nyy retsept ne vklyuchayet v sebya drugiye ingrediyenty, yesli ne original'nyye. Odnako vy vse ravno mozhete naslazhdat'sya tarelku "ital'yanskiy".
http://www.pecorinoromano.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/Guanciale_di_maiale
http://www.granapadano.it/
http://www.parmigianoreggiano.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Pancetta
Morao sam da razmislim malo pre nego što napišete prvi recept. Onda sam odlučio da počnem sa pričom o dilemi: kažu Matriciana ili Amatriciana?
U davna vremena bio je Matricide ili testenine gricia, tradicionalno jelo, veoma star i veoma ukusna.
To je tako drevna Lazio recept koji datira od pre paradajz giungesse u Evropi. To je jelo farmer i, kao i većina seljaka jela su veoma jednostavna i veoma ukusna. Njegova varijanta je poznata Amatriciana testenina koja se priprema na isti način, ali sa dodatkom paradajz i paprike sosom.
Pasta Alla siva
Sastojci su:
gr. 400 pasta (najbolje rigatoni)
gr. 300 jastuk (svinjski obraz)
gr. 200 Pecorino Romano
Crni biber po ukusu (više je bolje)
ekstra djevičansko maslinovo ulje (ako želite staviti)
so
Prvo rešetka Pecorino Romano. Ja volim krupne mrvice.
Onda smo stavili pastu vodu na šporetu i poklopca.
U međuvremenu smo smanjiti slaninu na kocke i staviti ga pržite u tiganju na umerenoj vatri.
Maslinovo ulje nije neophodno, jer će slanina mast topi daje divan ukus i aromu. Kada će početi da se kuva, dajemo lepu sveže mleveni crni biber. Ja pečem slaninu dok ne postane hrskava. Volim da ga čujem u zube!
Ne zaboravite da se održi umerenu temperaturu Međutim, ako pluta u penziju, protežu se uz malo testenina za kuvanje vode.
Kada voda provri, staviti soli i baci lovu.
Jednom kada se kuva al dente, dobro smo scoliamo i staviti ga u pleh našeg jastuka.
Visoka toplota, hajde da skok snimanje.
Konačno, kada je testo je spreman da stavi u posudu i condiamo sa pecorino.
U ovom trenutku još uvek možete posuti sa malo bibera.
Prijatno!
Neki kažu da je u sivoj ide dobro pržene luk. U stvarnosti to nije. Pasta gricia je tako jednostavno kao što se čini primitivno. Njegova dobrota dolazi od kvaliteta sirovina, a ne sofisticiranost postupka. Pržene luk zapravo služi za Amatriciana.
I 'jer smo tu, mi takođe razgovarati dell'amatriciana.
Amatriciana
sastojci:
gr. 400 testenine (špageti)
gr. 250 jastuk
gr. 350 od pravog paradajz sosom
gr. 200 Pecorino Romano
1 glavica crnog luka
ljuta paprika po ukusu
crni biber
belo vino po ukusu
škripa Pecorino Romano, mi prokuvajte vodu.
sečemo slaninu na kockice nisu previše mala i smanjiti luk u sos.
Mi zagrejati na tihoj vatri ulje u tiganju i sipati luk. Kada je zlatno dodati slaninu i neka pržiti nekoliko minuta. Ako želite možete to učiniti hrskave, mada, ovde je bolje da i dalje ostane malo mekše.
Mi kombinuju čili i lep sveže mleveni crni biber.
pomešan sa primesama belog vina.
Sada u tiganj, dodajte so po ukusu i paradajz.
Baca testenine i slanu vodu.
Možete koristiti malo testenina kuvanje vode da se protegne sos. Skrob u sadržaju vode testa, da se posavetujem veće kremasti sos.
Kada se kuva, drain pastu, dodajte ga u sos i pojačajte temperaturu okretanjem u pravu.
stavite testo u činiju i pospite sirom.
The 'Amatriciana se servira.
Kao što je rečeno malopre, tajna leži u pravom sastojaka, a zatim da se obrati zvaničnom sajtu Pecorino Romano. Ako nemate sir, jer se ne može naći, možete koristiti Grana Padano ili Parmigiano Reggiano, najviše lako dostupni na tržištu, ili drugu vrstu sira. To je važno da se sir je star.
Još jedna ključna stvar je jastuk ili obraz svinjskog mesa, ali ako ne možete da pronađete, možete koristiti slaninu, mada su ukusi su veoma različiti.
Naravno originalni recept ne uključuje ostale sastojke, ako ne i originalne one. Međutim i dalje možete uživati u tanjir "italijanski".
Ich hatte ein wenig zu denken, bevor Sie das erste Rezept schreiben. Dann habe ich beschlossen, mit dem die Rede von einem Dilemma zu starten: sie sagen Matriciana oder Amatriciana?
In der Antike gab es eine Muttermord oder Pasta gricia, ein traditionelles Gericht, sehr alt und sehr schmackhaft.
Es solch ein altes Latium Rezept, das zurück zu vor der Tomate giungesse in Europa stammt. Es ist ein Gericht Bauer und, wie die meisten der bäuerlichen Gerichte sind sehr einfach und sehr schmackhaft. Die Variante ist die berühmte amatriciana Pasta, die in der gleichen Weise hergestellt, aber mit dem Zusatz von Tomaten und Paprika-Sauce.
Pasta alla grau
Die Bestandteile sind:
gr. 400 Pasta (beste Rigatoni)
gr. 300 Kissen (Schweinebacke)
gr. 200 Pecorino Romano
Schwarzer Pfeffer nach Geschmack (mehr ist besser)
natives Olivenöl extra (wenn Sie möchten zu setzen)
Salz
Erste Rost Pecorino Romano. Ich mag grobe Krumen.
Dann legen wir die Pasta Wasser auf dem Herd und Deckel.
Inzwischen schneiden wir den Speck in Würfel schneiden und legen Sie sie in einer Pfanne bei mittlerer Hitze braten.
Olivenöl ist nicht notwendig, da der Speck schmilzt ein wundervolles Aroma und Aroma verleihen. Wann beginnt gekocht werden, geben wir einen schönen Pfeffer schwarz frisch gemahlen. Ich backe den Speck, bis sie knusprig wird. Ich liebe ihn, in den Zähnen zu hören!
Denken Sie daran, bei mäßiger Hitze jedoch zu halten, wenn der Korken zurückzieht, ziehen Sie es mit ein wenig von der Pasta-Kochwasser.
Sobald das Wasser kocht, setzen Sie das Salz und den Teig zu werfen.
Sobald es al dente gekocht wird, scoliamo wir gut und es in die Pfanne unserer Kopfkissen gelegt.
Eine hohe Hitze, lassen Sie uns schießen springen.
Schließlich, wenn der Teig fertig ist in eine Schüssel zu setzen und condiamo mit Pecorino.
An dieser Stelle können Sie immer noch mit ein wenig schwarzem Pfeffer bestreuen.
Genießen Sie Ihre Mahlzeit!
Einige sagen, dass in der grauen geht gut die gebratenen Zwiebeln. In Wirklichkeit ist es nicht. Pasta gricia ist so einfach wie primitiv zu sein scheinen. Seine Güte kommt von der Qualität der Rohstoffe, nicht von der Komplexität des Verfahrens. Die gebratenen Zwiebeln in der Tat zu amatriciana verwendet.
Und "da wir hier sind, wir sprechen auch dell'amatriciana.
amatriciana
Zutaten:
gr. 400 Pasta (Spaghetti)
gr. 250 Kissen
gr. 350 von echten Tomatensauce
gr. 200 Pecorino romano
1 Zwiebel
Paprika nach Geschmack
schwarzer Pfeffer
Weißwein nach Geschmack
Gitter Pecorino Romano, wir kochen Wasser.
wir schneiden Sie den Speck in Würfel nicht zu klein und schneiden Sie die Zwiebel in die Sauce geben.
Wir heizen über niedrig, um das Öl in der Pfanne erhitzen und gießen Sie die Zwiebel. Wenn es golden ist, den Speck hinzufügen und lassen Sie sich ein paar Minuten braten. Wenn Sie möchten, können Sie es machen knusprig, aber hier ist es besser, damit es ein wenig weicher.
Wir kombinieren die Chili und einen schönen frisch gemahlener schwarzer Pfeffer.
mit einem Schuss Weißwein gemischt.
Jetzt in der Pfanne, fügen Sie die Tomaten und Salz abschmecken.
Werfen Sie die Nudeln und Salzwasser.
Sie können ein wenig von der Pasta-Kochwasser verwenden, um die Soße zu strecken. Die Stärke in der Wassergehalt des Teiges, größere cremigen Sauce zu verleihen.
Wenn gekocht, Nudeln abtropfen lassen, fügen Sie es in die Sauce geben und schalten Sie die Hitze durch rechts drehen.
den Teig in eine Schüssel geben und mit Käse bestreuen.
Die 'amatriciana serviert.
Wie vorhin erwähnt, adressieren das Geheimnis liegt in der richtigen Zutaten, dann auf der offiziellen Website von Pecorino romano. Wenn Sie nicht den Käse haben, weil es nicht gefunden werden kann, können Sie Grana Padano oder Parmigiano Reggiano nutzen, die am leichtesten auf dem Markt erhältlich, oder eine andere Art von Käse. Es ist wichtig, dass der Käse reift.
Eine weitere wichtige Sache ist das Kissen oder die Wange von Schweinefleisch, aber wenn Sie es nicht finden können, können Sie den Speck verwenden, obwohl die Aromen sehr unterschiedlich sind.
Natürlich ist das Original-Rezept enthält keine anderen Zutaten, wenn nicht die Originale. Sie können jedoch immer noch einen Teller "Italienisch" genießen.
Wǒ yǒu nǐ xiě de dì yīgè pèifāng zhīqián xiǎngdàole yīdiǎn. Ránhòu, wǒ juédìng kāishǐ yǔ yīgè liǎngnán de huàtí: Tāmen shuō Matriciana huò Amatriciana?
Gǔ shíhòu yǒu yīgè shì mǔ huò miànshí gricia, chuántǒng měishí, fēicháng gǔlǎo, fēicháng měiwèi.
Tā shì zhèyàng yīgè gǔlǎo de mìfāng lāqí'ào kěyǐ zhuīsù dào ōuzhōu fānqié giungesse zhīqián. Zhè shì yī pán cài de nóngmín, xiàng dà duō shǔ de nóngjiā cài dōu fēicháng jiǎndān, fēicháng měiwèi. Qí biàn tǐ shì bèi yǐ xiāngtóng de fāngshì, dàn zài tiānjiā fānqié hé làjiāo jiàng de zhìbèi zhùmíng amatriciana miànshí.
Miànshí ālā huī
de chéngfèn shì:
Kè. 400 Miànshí (zuì hǎo rigatoni)
kè. 300 Zhěntou (zhūròu miànjiá)
kè. 200 Pèi kē lǐ nuò luómǎ nuò
hēi hújiāo wèi (yuè gāo yuè hǎo)
tèjí chū zhà gǎnlǎn yóu (rúguǒ nǐ xiǎng fàng)
yán
shǒuxiān bì pèi kē lǐ nuò luómǎ nuò. Wǒ xǐhuān cūcāo de miànbāo xiè.
Ránhòu, wǒmen bǎ miànshí shuǐ fàng zàilúzǐ hé fùgài.
Yǔ cǐ tóngshí, wǒmen qiè làròu qiē kuài, bìng bǎ tā fàng zài guō lǐ yòng zhōng huǒ chǎo.
Gǎnlǎn yóu shì méiyǒu bìyào de, yīnwèi làròu de zhīfáng huì rónghuà jǐ rén yī zhǒng měimiào de wèidào hé xiāngqì. Shénme shíhòu kāishǐ zhì jiāng shú, wǒmen gěi chūle yīgè piàoliang de xiàn mò de hēi hújiāo. Wǒ kǎo péigēn, zhídào tā biàn dé sūcuì. Wǒ xǐhuān tīng tā de yáchǐ!
Qǐng jì zhù, dànshì bǎochí shìdù de rèliàng, rúguǒ ruǎnmù tuìxiū, yòng shǎoxǔ miàntiáo zhǔ de shuǐ shūzhǎn tā.
Yīdàn shuǐ fèiténg, fàng rù yán hé rēng miàntuán.
Yīdàn shú jué jìn, wǒmen scoliamo hǎo, fàng rù wǒmen zhěntou de guō.
Hěn gāo de rèliàng, ràng wǒmen tiào pāishè.
Zuìhòu, dāngmiàntuán zhǔnbèi fàng zài yīgè wǎn lǐ, yòng condiamo yáng nǎi.
Zài zhè yīdiǎn shàng, nǐ réngrán kěyǐ shǎoxǔ hēi hújiāo sā.
Xiǎngshòu nǐ yī dùn!
Yǒurén shuō, zài huīsè shùnlì de zhà yángcōng. Zài xiànshí zhōng què bìngfēi rúcǐ. Miànshí gricia shì rúcǐ jiǎndān dé kàn shì jiǎnlòu. Tā de shànliáng láizì yú yuáncáiliào de zhìliàng, ér bùshì yóu chéngxù de fùzá xìng. Shìshí shàng, zhà yángcōng shì yòng lái amatriciana.
Hé “, yīnwèi wǒmen zài zhèlǐ, wǒmen hái tán dell'amatriciana.
Amatriciana
chéngfèn:
Kè. 400 Miànshí (miàntiáo)
kè. 250 Zhěntou
kè. Zhēnzhèng de fānqié jiàng 350
kè. 200 Yáng nǎi luómǎ nuò
1 gè yángcōng
làjiāo kǒuwèi
hēi hújiāo
bái pútáojiǔ kǒuwèi
Lú pái pèi kē lǐ nuò luómǎ nuò, wǒmen shāo kāishuǐ.
Wǒmen qiè làròu qiē kuài bùyào tài xiǎo, qiè yángcōng de jiàngyóu.
Wǒmen yǐ xiǎo huǒ jiārè yóu zài guō lǐ, dào rù yángcōng. Dāng tā shì jīnsè de jiārù làròu, ràng chǎo jǐ fēnzhōng. Rúguǒ nǐ xiǎng nǐ kěyǐ bǎ tā xiāng cuì, bùguò, zài zhèlǐ tā shì gèng hǎo dì bǎochí tā shāo ruǎn xiē.
Wǒmen jiéhé làjiāo hé yīgè bùcuò de xiàn mò de hēi hújiāo.
Duì rù báijiǔ chōngcì.
Xiànzài, zài guō nèi, jiārù xīhóngshì hé yán tiáowèi.
Zhēteng miàntiáo hé yán de shuǐ.
Nín kěyǐ shǐyòng yìdàlì miàn zhǔ de shuǐ yī diǎndiǎn shūzhǎn jiàng. Zài miàntuán de shuǐ hánliàng de diànfěn, yǐ fùyǔ gèng dà de nǎiyóu jiàng.
Zhǔ shú hòu, lì gān miàntiáo, jiāng tā tiānjiā dào jiàngyóu hé yòu zhuǎn dǎkāi nuǎnqì.
Bǎ miàn tuán fàng rù wǎn zhōng, bìng yǔ sā shàng nǎilào.
Zài'amatriciana gōngyìng.
Zhèngrú gāngcái tí dào de, mìjué jiù zàiyú zài zhèngquè de chéngfèn, nàme jiějué duì yáng nǎi luómǎ nuò de guānfāng wǎngzhàn. Rúguǒ nǐ méiyǒu nǎilào, yīnwèi tā bùnéng pī fà xiàn, kěyǐ shǐyòng lā nà Padano nǎilào huò pà mǎ sēn rǔlào, zuì róngyì zài shìchǎng shàng, huò lìng yī zhǒng lèixíng de gānlào. Zhè shì fēicháng zhòngyào de nǎilào lǎohuà.
Lìng yī gè guānjiàn shì zhěntou huò zhūròu de liǎnjiá, dàn rúguǒ méiyǒu nǐ kěyǐ zhǎodào tā, nǐ kěyǐ yòng làròu, suīrán wèidào yǒu hěn dà de bùtóng.
Dāngrán yuánlái de pèifāng bù bāokuò qítā chéngfèn, rúguǒ bùshì yuánshǐ de. Dànshì nǐ réngrán kěyǐ xiǎngshòu yī pán “yìdàlì”.
kan li 'an yufakkir qalilana qabl 'an taktub wasfat al'uwlaa. thumm qarrarat 'an tabda mae alhadith ean muedilat: yaqulun Matriciana 'aw amatrysyana?
fi aleusur alqadimat kan hunak qatal 'ummih 'aw almaekurunat gricia, alttabuq alttaqlydi, qadimat jiddaan waladhidh jida.
'innaha mithl wasfat liattium alqadimat alty yaeud tarikhiha 'iilaa ma qabl giungesse alttamatim fi 'uwrubba. 'annaha mazarie tabq, wamathal mezm al'atbaq alfallahin hi basitat jiddaan waladhidhat jidda. albadil laha hu almaekrunat 'amatrisyana alshshahirat alty yatimm 'iiedaduha fi nfs alttariq walakun mae 'iidafat alttamatim walfilfil silsat.
almaekurunat eala' alramadi
almakunat hy:
gharam. 400 basta (afdl ryjatwny)
gharama. 300 wasadda (lhumm alkhinzir khdh)
gharam. 200 bikwrinw rwmanu
alfilfil al'aswad hsb alrraghba (akthr hu afdl)
zayt alzzaytun albikr almumtaz ('idha kunt turid 'an tde)
milh
sirr al'awwal biukurinu rumanu. 'ana 'uhibb fatat alkhashnat.
thumm nadae alma' almaekarunat ealaa almawqid walghata'.
wafi alwaqt nfsh nahn qate lahm alkhinzir almuqaddid 'iilaa makaeeibat wawadeiha ealaa taqalla fi muqallat ealaa nar mutawassitat alhararati.
zayt alzzaytun laysat daruriat, waldduhun walahm alkhinzir almuqaddid sawf tadhub 'iieta' nakhat rayieat warayiha. eindama tabda almurad tahiuh, nueti alfilfil al'aswad almthwn altazj jmyl. 'ana khbz walahm alkhinzir almqdd hatta yusbih mtmwj. 'ana 'uhibb 'ann 'asmae minh fi alasnan!
tudhkar lilhifaz ealaa hararat muetadilat wamae dhalik, 'iidha yataqaead alfulin, watamtadd mae qalilanaan min alma' almaekrunat alttabkh.
bimjrid 'ann yaghli alma'a, wawade almulihh waramy aleajiin.
marratan wahidat ytm tahiha al daynat, wanahn scoliamo jayidaan wawadeuha fi maqallat wasaddat laduyna.
walhararat alealiat, daeuna alqafz 'iitlaq alnnar.
wa'akhira, eindama aleajin ealaa aistiedad liwade fi wiea' wcondiamo mae bykurynw.
fi hadhih almarhalat la yazal bi'iimkanik yarsh qalilaan min alfilfil al'uswad.
astamtae biwajbtk!
yaqul albaed 'annah fi alramadi sarat al'umur bishakl jayid albasl almaqalli. fi waqie al'amr laysat kadhluk. almaekrunat gricia basit bihayth tabdu bidayy. salahih yati min naweiat almawadd alkhammi, walays ean tariq taeqid al'iijra'at. yustakhdam albasl almaqalli fi waqie al'amr 'iilaa 'amatrisyana.
w "bima 'annana huna, wanahn 'aydaan alttahadduth dell'amatriciana.
'amatrisiana
almakunat:
gharama. 400 almaekaruna (meakruna)
ghram. 250 wasaddatan
ghram. 350 min sulsat alttamatim alhaqiqia
gharam. 200 rumanu bykwrynw
1 basala
alfilfil alharr hsb aldhdhawq
alfilfil al'aswad
alnnabidh al'abyad aldhdhawq
sirr bikurinu rumanu, nahn ghali alma'.
naqtae lahm alkhinzir almuqaddid 'iilaa makaeeibat yast saghiratan jiddaan waqatae albasl 'iilaa alssilsat.
nahn hararat fawq darajat hararat munkhafidat lilnnaft fi almaqallat wayusakkib albsl. eindama yakun aldhdhahabi 'iidafatan lahm alkhinzir almuqaddid, walssamah yuqlaa bde daqayiq. 'iidha kunt turid 'an tatamakkan min jaealah mutamawwij, ela alrghm min huna faman al'afdal lilhifaz ealaa liunat qalyla.
nahn aljame bayn alfilfil alharr walfilfil al'aswad almthwn alttazij latifat.
almakhlutat mae aindifaeat min alnnabidh al'abyad.
alan fi muqallat, yudaf alttamatim walmalahh hsb aldhdhawq.
'iiram almaekrunat walmiah almalihat.
yumkinuk aistikhdam alqlyl min alma' almaekrunat alttabkh litamtad alssilsat. alnnasha fi muhtawaa alma' min aleajin, liadfi mazidaan min salsat dasm.
eind tahiha, waistinzaf almaeakrunat, 'iidafat 'iilaa alssulist watasil alhararat alty tahawwal alhaq.
wade aleajyun fi wiea' wayarsh aljibbin.
ytm taqdim "amatrisyana.
kama luhiz qabl lahzzata, walssrr yakmun fi aleunsur alssahyuh, thumm yuajjih 'iilaa almawqie alrrasmi lilrrumanu bikurinu. 'iidha lm yakun ladayk aljabn li'annah la yumkin aleuthur ealayhi, yumkinuk aistikhdam jaranat PADANO 'aw rayjianu biarmijyanw, wamutahat bshwlt 'akthar fi alssuq, 'aw 'ay nawe akhar min aljibbin. wamin almuhimm 'ann aljibn hu aleamr.
alshshay' alrrayiysi alakhar hu wasadat 'aw alkhad min lahm alkhinzir, walakun 'iidha lm yumkinuk aleuthur ealyha, yumkinuk aistikhdam lahm alkhinzir almuqaddidi, ela alrghm min nukihat mukhtalifat jiddaan.
bialttabe wasfat al'asli la tashmal almukawnat al'ukhraa، 'iin llam yakun fi tilk al'asli. walakun hal la yazal yatamattae lawha "al'iitalit".
http://www.pecorinoromano.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/Guanciale_di_maiale
http://www.granapadano.it/
http://www.parmigianoreggiano.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Pancetta
Jeg måtte tenke litt før du skriver den første oppskriften. Da bestemte jeg meg for å starte med snakk om et dilemma: de sier Matriciana eller Amatriciana?
I antikken var det en matricide eller pasta gricia, en tradisjonell rett, veldig gammel og svært velsmakende.
Det en så gammel Latium oppskrift som kan dateres tilbake til før tomat giungesse i Europa. Det er en rett bonde og, som de fleste av bonde retter er veldig enkel og veldig velsmakende. Dens variant er den berømte amatriciana pasta som er utarbeidet på samme måte, men med tillegg av tomat og peppersaus.
Pasta alla grå
Ingrediensene er:
gr. 400 Pasta (best rigatoni)
gr. 300 Pillow (svinekjøtt kinn)
gr. 200 Pecorino Romano
Svart pepper etter smak (mer er bedre)
extra virgin olivenolje (hvis du ønsker å sette)
salt
Først rist Pecorino Romano. Jeg liker grove smuler.
Da vi satte pasta vann på komfyren og dekke.
Samtidig kuttet vi bacon i terninger og legg den til å steke i en panne på middels varme.
Olivenolje er ikke nødvendig, som bacon fett vil smelte gir en fantastisk smak og aroma. Når vil begynne å bli kokt, gir vi en vakker nykvernet sort pepper. Jeg bake bacon til det blir sprø. Jeg elsker å høre ham i tennene!
Husk å opprettholde et moderat varme Dersom imidlertid kork trekker seg, strekker den med litt av den pasta kokevannet.
Når vannet koker, satte salt og kaste deigen.
Når den er kokt al dente, vi scoliamo godt og legg den i pannen av våre pute.
En høy varme, la oss hoppe skyting.
Til slutt, når deigen er klar til å sette i en bolle og condiamo med pecorino.
På dette punktet kan du fortsatt strø med litt sort pepper.
Velbekomme!
Noen sier at i den grå går godt stekt løk. I virkeligheten er det ikke. Pasta gricia er så enkelt som å virke primitive. Hans godhet kommer fra kvaliteten på råvarer, ikke av raffinement av forhandlingene. Stekt løk faktisk blir brukt til å amatriciana.
Og "siden vi er her, vi snakker også dell'amatriciana.
amatriciana
ingredienser:
gr. 400 pasta (spaghetti)
gr. 250 pute
gr. 350 av ekte tomatsaus
gr. 200 pecorino romano
1 løk
hot pepper etter smak
sort pepper
hvitvin til smak
Rist Pecorino Romano, kok vi vann.
vi kutte bacon i terninger ikke for små og kutt løken til sausen.
Vi varmer over svak varme oljen i pannen og hell løken. Når det er gyllen tilsett bacon og la steke i noen minutter. Hvis du ønsker kan du gjøre det sprø, men her er det bedre å holde det litt mykere.
Vi kombinerer chili og en hyggelig nykvernet sort pepper.
blandet med en dash av hvitvin.
Nå i pannen, tilsett tomater og salt etter smak.
Kaste pasta og salt vann.
Du kan bruke litt av pasta kokevannet til å strekke saus. Stivelsen i vanninnholdet i deigen, for å gi større kremaktig saus.
Når tilberedes, tømme pasta, legge den til sausen og skru opp varmen ved å slå rett.
legg deigen i en bolle og dryss med ost.
The 'amatriciana blir servert.
Som nevnt et øyeblikk siden, hemmeligheten ligger i riktig ingrediens, deretter ta til den offisielle nettsiden til pecorino romano. Hvis du ikke har ost fordi den ikke kan bli funnet, kan du bruke Grana Padano eller Parmigiano Reggiano, den mest tilgjengelige på markedet, eller en annen type ost. Det er viktig at osten er alderen.
En annen viktig ting er pute eller kinnet av svinekjøtt, men hvis ikke du finner den, kan du bruke bacon, men smakene er svært forskjellige.
Selvfølgelig den opprinnelige oppskriften inkluderer ikke andre ingredienser, om ikke de opprinnelige. Men du kan fremdeles nyte en plate "italiensk".
http://www.pecorinoromano.com/
https://it.wikipedia.org/wiki/Guanciale_di_maiale
http://www.granapadano.it/
http://www.parmigianoreggiano.it/
https://it.wikipedia.org/wiki/Pancetta