Musica
Hanne Hukkelberg
Hanne Hukkelberg è una cantautrice norvegese. La sua storia musicale inizia a tre anni di età.
Hanne Hukkelberg è una cantautrice norvegese. La sua storia musicale inizia a tre anni di età.
E’ una fata venuta dal nord, che si è cimentata nel jazz e nel free jazz, prima di regalarci emozioni uniche con i suoi dischi solisti.
E’ un talento unico. Personalmente la considero una Bjork norvegese per la particolarità della sua musica e per le sue doti canore.
Sia ben chiaro, non imita o ricalca le orme di nessuno.
La sua musica è qualcosa di semplicemente impareggiabile, dissonante, eccentrica, sperimentale. Una forma di musica personale e libera, che saltella con disinvoltura da un genere ad un altro; dall’indie all’avanguardia. Scelte sonore che non possono lasciarvi indifferenti.
Hanne sa interpretare sfumature dell’animo impercettibili ai più; anche quando i suoi brani sembrano esser semplici e orecchiabili in realtà non lo sono. Le sfumature dall’animo traslano in temi ricchi di particolari e di finezze. Non si cade mai nel banale anche quando interpreta le note più semplici. Questo è uno degli ingredienti che fa di un musicista un grande musicista, come Hanne è.
Discografia:
Featherbrain (2012)
Blood From a Stone (2009)
Rykestrasse 68 (2006)
A Cheater's Armoury [single] (2006)
Little Things (2004)
Cast Anchor [EP](2003)
I Giorni - Ludovico Einaudi
Genere: neoclassica - Edito da Ricordi - 2001
Ascolta "I Giorni" mentre leggi la recensione
Credo che questo sia il disco più rappresentativo di questo autore.
Eì’ un disco per la sera, da soli o da condividere. Ricco di emozioni intense.
E’ un disco dolce e malinconico, una carezza sul viso da mani amorevoli e, un sorriso delicato, mentre il profumo delle lenzuola pulite ti avvolge e stai per abbandonarti nell’oceano dei sogni.
Così si apre “i Giorni” con Melodia Africana I. La stessa delicatezza ripresa dalle altre Melodie Africane. Poi ci traghetta fra le correnti de “I due Fiumi” che s’incontrano e scontrano e ci lasciano in sospeso.
“In un’altra vita” brano intenso e poderoso, mentre “Stella del Mattino” nelle sue note racchiude la meravigliosa sorpresa di un alba.
“I Giorni” che dà titolo al disco, è un encomio alla nostalgia. Le sue note sprigionano tramonti splendenti e placidi mari. Questa visione diviene poi più tragica ed agitata con “Samba”, in cui la lontananza emerge da note sofferte e pungenti.
“La Nascita Delle Cose Segrete” sale piano e ci accompagna per mano verso “Quel Che Resta”, in cui l’intensità ancora sale in un crescendo dolce ma apprensivo. Allo stesso modo è “Inzio”, costruita su pause e silenzi che ne accrescono la solennità.
“Limbo” si apre come un pianto sommesso, che fatica, che non vuole uscire ma che poi esplode. Ritroviamo poi accordi calmi e danzanti in “Bella Notte”.
Il disco poi riprende la dolcezza ed i profumi che ci hanno accompagnato dentro queste profonde emozioni. “Canzone Africana IV”, rotea in temi affascinanti, lasciando che il nostro pensiero danzi con le sue note, per poi sussurrarci di chiudere gli occhi e dormire sereni.
Arvo Part - Summa For String - Spiegel Im Spiegel (for violin and piano)
Arvo Part - Summa For String - Spiegel Im Spiegel (for violin and piano)
Questo compositore estone, possiede una sensibilità tale da non potervi non toccare l'anima.
Poche note, pochi temi. Il suo è minimalismo sacro, puerilmente emotivo e sincero. Puro.
Guardando i paesaggi di Rakvere,non lontano da Tallin, in cui si trasferì in giovane età, non riesco a non pensare che le sue musiche evochino quei paesaggi immacolati.
Nonostante questa semplicità di ascolto, Arvo Part è stato uno sperimentatore. ha guardato oltre i metodi ed il pensiero canonico, che ha appreso ma che ha superato, unendo l'antico al moderno, raggiungendo una forma di espressione divina e commovente.
Una commozione che si rinnova ad ogni ascolto.