Cloud Atlas

Un film di Tom Tykwer, Andy Wachowski, Lana Wachowski. Con Tom Hanks, Halle Berry, Jim Broadbent, Hugo Weaving, Jim Sturgess. Fantascienza, durata 172 min. - USA, Germania, Singapore, Hong Kong 2012.

Dopo l’avvincente Matrix che ha segnato indelebilmente il cinema d’azione e fantascientifico, tracciando nuove rotte per i film del genere, nel 2012 i Wachowski, complice il regista (e non solo) Tom Tykwer, firmano quella che credo essere la loro opera più importante.
E’ il film indipendente più costoso mai realizzato.
Un’opera monumentale e ambiziosa, con un cast splendido, trucco e scenografie bellissime e, soprattutto, una sceneggiatura importante e completa.
I personaggi rivivono nel corso delle epoche e troviamo gli stessi attori truccati diversamente, incarnare persone diverse. A volte sono praticamente irriconoscibili
Sei storie narrate che si incrociano nel corso del tempo.
Sei storie che vengono vissute parallelamente, in epoche diverse, dal passato al futuro.
Personaggi uniti da una voglia a forma di cometa.
La trama è difficile da narrare proprio per il suo tessuto denso e arzigogolato.
Vengono affrontati i temi dell’amore in senso ampio: dell’amore verso il prossimo, della reincarnazione, del transfert spirituale e di come le nostre azioni e le loro conseguenze si ripercuotano nell’infinito: nello spazio e nel tempo, generandone altre. Di come siamo legati gli uni agli altri, indissolubilmente.
La morte è solo una porta. Quando una si chiude un’altra sia apre.
Il paradiso è una porta che si apre, dietro la quale troviamo le persone che amiamo.
“La nostra vita non è nostra. Da grembo a tomba, siamo legati ad altri, passati e presenti. E da ogni crimine e ogni gentilezza, generiamo il nostro futuro”.
Un film sussurrato e meraviglioso.
Un messaggio di speranza e condivisione per tutti.


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