Dare è la migliore comunicazione

https://youtu.be/nKWnhYxyIPE

Uno splendido messaggio di unione e speranza; di condivisione, perché le condizioni di difficoltà colpiscono tutti, prima o poi. 
Perché sappiamo la fatica che si fa a vivere e che con poco, con un gesto, si può dar tanto.
Vorremmo fosse sempre così, risparmiarci dal dolore e dalle sofferenze e vorremmo proteggere le persone che amiamo.
Forse un modo per farlo è provare con un gesto gentile ad uno sconosciuto o a chi ci sta intorno in difficoltà. 
E’ il valore del gesto ad essere grande, può guarire e ridare fiducia, speranza.
Spesso non ci accorgiamo di ciò che ci accade vicino; spesso chi soffre, lo fa in silenzio.
Chi soffre in silenzio non chiede aiuto. Soffre e basta e nella solitudine il dolore costruisce muri sempre più alti in spazi sempre più esigui. Chi è solo soffre di più.
Un gesto gentile ci dà una gratificazione immediata perché ci fa stare bene. La speranza che diamo, ci ritorna subito.
Il dolore altrui è un’occasione da cogliere per renderci migliori e partecipi dell’intero universo di emozioni che ci appartiene, che appartiene a tutti e ch, che vogliamo o no, condividiamo.
Possiamo alzare lo sguardo e guardare un passo più in là, verso il nostro prossimo.
Possiamo essere sensibili alle sofferenze degli altri. Non dobbiamo solo difenderci.
Così cresciamo, siamo migliori, con piccole cose. Perché di piccole è fatto il mondo e abbiamo tutti, tanto da dare.
Spero che questo piccolo messaggio di speranza possa essere d’aiuto a voi e a me. 
Nel far questo desidero condividere qualcosa che ho scritto quasi due anni fa.

Mi ricordo

Non ricordo molte cose
ma ricordo bene le emozioni del passato 
che tornano e mi dicono chi sono.
Ricordo i giorni dell'asilo
e le unghie sporche scavando nella terra.
Ricordo i piccoli grandi amori,
il dono di un orsacchiotto, 
con in grembo il suo cuore
e la timida corsa, da lei scappando.
Ricordo i profumi della campagna e del mare,
il cielo stellato e le ginocchia sbucciate.
la bicicletta, le corse giù per la discesa.
Ricordo i cugini e gli amici a quarto zampe.
Ricordo i pianti, la nostalgia, il camion.
Ricordo la nonna, il salice piangente 
e il frusciar delle sue foglie al vento.
Ricordo le partite di pallone,
il primo bacio
e la prima volta che ho fatto l'amore.
Ricordo il calore e le carezze, i sorrisi,
le mani di mia madre,
il vuoto della perdita.
Poi mi ricordo quanto abbiamo da dare
e quanto piccolo sono al mondo.
E mi ricordo com'è fatta la pace
e quanto  importante sia amare.



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